Carmela Santarcangelo*
Si è avuto modo di leggere in questi giorno l’invito trionfale della dirigente scolastica Elisabetta Barone, capogruppo dell’opposizione “5Stelle” al Comune di Salerno, che esulta insieme all’Assessora alla Pubblica Istruzione, Gaetana Falcone, con un “Ricominciamo alla Grande! Si Festeggia la “Crescita” del Nostro Istituto Alfano-Quasimodo alla presenza dell’Assessora alla Pubblica Istruzione”.
C’è chi festeggia la “crescita” e chi, anche tra l’opposizione, ignorando i dati elementari della programmazione scolastica, pensa di aver vinto battaglie di buon senso! Ma, si sa, per fare una efficiente opposizione non occorre tanto avere “il fiato sul collo”, quanto il “sale nella zucca”, come avrebbe detto Bertoldo!
Noi del coordinamento cittadino di Forza Italia non accettiamo che il lievito madre della crescita sia impastato dalla cattiva politica di maggioranza e dalla cooperazione di una parte della presunta opposizione. Altro che brindisi! Quando dal Sindaco vengono messi alla porta i genitori delle zone collinari, che intendono far sentire la loro voce e partecipare alle decisioni che riguardano la scuola dei loro figli, non può aversi alcuna speranza, neppure per il recupero del buon senso.Qualcuno ci spieghi perché alcune scuole vengono smembrate (pur potendo sopravvivere, se con buon senso sostenute) ed altre devono subire le scelte di pochi fatte nel chiuso delle stanze e senza dare ascolto alle parti interessate. O, se volete, ascoltando solo chi ha accesso alle stanze del governo cittadino. Maggioranza ed una parte della presunta opposizione (5Stelle) insieme, tra brindisi e vittorie di Pirro a scapito della comunità cittadina tutta.
Vorremmo venisse spiegato il perché debba considerarsi non gestibile un “mega comprensivo” di 1300 alunni derivante dall’accorpamento della Barra alla Vicinanza e gestibile, invece, il comprensivo derivante dall’accorpamento della Barra alla Mari con una utenza di ben 1400 alunni (l’Assessora ha perduto il buon senso oppure non sa far di conti?). Incredibile come i numeri cambino a seconda di chi riesca per primo ad aggiudicarsi un posto al tavolo tecnico “personalizzato” per ridiscutere gli scellerati provvedimenti adottati! I conti non tornano anche per chi non è aduso a ragionare in termini numerici. Cosa ne sarà dell’istituto comprensivo di Ogliara, smembrato e dato in pasto un po’ qui un po’ là a seconda della necessità (di chi ed a quale scopo ce lo dirà il tempo) senza tutelare l’utenza delle frazioni collinari e preservando istituti comprensivi cittadini rimasti intoccati? Perché non assegnare alla Calcedonia o a Fratte una parte delle disperse sezioni del Barra, in tal modo ridistribuendo i numeri e tutelando le istituzioni scolastiche con a capo un dirigente scolastico titolare, che per quella comunità spende sé stesso ed il proprio tempo? Perché frazionare Monterisi e Don Milani, senza raggiungere i numeri richiesti dalla norma, quando il risultato corretto si poteva conseguire ridistribuendo i plessi della Quasimodo, scuola in reggenza, tra Monterisi e Don Milani senza che le rispettive dirigenze fossero messe in bilico? Non ci sarebbe stato bisogno, così facendo, di intervenire sulla scuola di Ogliara, e sarebbero stati tutelati docenti, alunni e famiglie. L’amministrazione locale continua a fare l’occhiolino offrendo soluzioni poco organiche e senza garanzia delle identità, dimentiche di valori e rispetto per lo spirito delle norme e, mi sia consentito, dimentiche delle famiglie, dei docenti, del personale ATA e dei dirigenti scolastici che quotidianamente per esse lavorano. Il coordinamento cittadino di Forza Italia, valorizzando il ruolo di un’opposizione seria e propositiva, è in grado di fare una proposta alternativa che sia sensata.
*Responsabile scuola
Coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno