Pina Ferro
Aveva appena salutato la sorella con la quale aveva avuto un colloquio quando, all’improvviso, mentre rientrava in cella, ha dato in escandescenza aggredendo con calci e pugni, il personale presente nell’area dedicata ai colloqui: un ispettore e quattro agenti. L’episodio, l’ennesimo di violenza ai danni degli uomini della polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Fuorni, è stato registrato nella tarda mattinata di ieri. Protagonista è stato un detenuto, trentenne, originario di Sarno. Restano oscuri i motivi alla base dell’improvvisa reazione violenta posta in essere dallo stesso. Non è da escludere che a turbarlo possa essere stato proprio il colloquio con la sorella. Il deteuto è stato immobilizzato, con non poca fatica. Due sono stati gli agenti ad avere la peggio e, ad essere costretti alle cure dei medici del pronto soccorso del- l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dove sono stati medicati e sottoposti alle cure del caso. Uno ha riportato un ematoma ad uno zigomo mentre l’altro accusava dolore al torace. Pare addirittura che i due agenti siano stati trattenuti in ospedale. Anche altri agenti hanno riportato lievi ferite. IL detenuto in questione da qualche giorno si trovava in reparto “separazione” in quanto era stato trovato in possesso di 15 grammi di hashish occultati nelle parti intime e per tale motivo era anche stato rimosso dal lavoro. «Siamo vicini ai colleghi aggrediti – dice in una nota Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – che quotidianamente, nonostante le gravi deficienze operative già tante volta segnalate da questa organizzazione sindacale, con grande spirito di sacrificio svolgono il proprio dovere mantenendo l’ordine e la sicurezza nonostante la carenza di ispettori ed agenti presso l’istituto salernitano. Chiediamo, inoltre, al Ministro Orlando domani (ndr oggi per chi legge) in visita a Poggioreale che oltre ad interessarsi delle condizioni dei detenuti, si faccia carico delle quotidiane aggressioni subite dal personale di Polizia Penitenziaria». «L’ennesima aggresione avvenuta all’interno della casa circondariale di Fuorni, evidenzia lo stato di grande difficoltà in cui vive, da tempo la casa circondariale di Salerno. – Ha aggiunto il segretario regionale della Uil Polizia penitenziaria Domenico De Benedictis – Quanto accaduto ci lascia pensare su quanto si vive nel penitenziario di Fuorni. Se un detenuto, senza motivo alcuno riesce ad aggredire e, in qual- che modo ad avere la meglio su chi è preposto a servegliarlo vuol dire che vi è qualche deficit rappresentato appunto dall’esiguo numero di risorse umane. Infatti, in una situazione di normalità e per normalità intendo un equa proporzione tra detenuti ed agenti in servizio un’eventuale evento critico (che è da mettere in conto) sarebbe stato fatta rientrare nel giro di pochi minuti, il tempo necessario all’intervento degli agenti allertati. Con una carenza di organigo ovviamente i tempi si allungano. Ma il vuoto in pianta organica è da mesi che viene evidenziato focalizzando anche l’attenzione sullo stress che questo comporta sugli agenti».