I droni costano troppo e allora come fare per sorvegliare le colline di Castel San Giorgio prese di mira quotidianamente da delinquenti di ogni specie che le usano come discarica abusiva deturpando il territorio e inquinando l’ambiente?. I volontari del Circolo per l’Ambiente di Castel San Giorgio non si sono persi d’animo e grazie all’intuito del loro presidente, Francesco Apostolico e della loro anima fondatrice, Andrea Donato (di professione agente di commercio ma appassionato di ambiente e prodotti tipici locali) hanno aguzzato l’ingegno e partendo dal dato che solo chi ama e rispetta la natura può impegnarsi a proteggerla hanno dato il via a una sinergia con chi sa volare in maniera “pulita”. Ne è venuta fuori una iniziativa unica in Italia. Deltaplani e parapendii contro chi sversa abusivamente rifiuti nei sentieri e negli anfratti delle colline di Castel San Giorgio. Il protocollo d’intesa è stato firmato nei giorni scorsi tra i volontari del Circolo dell’Ambiente di Castel San Giorgio e l’Aereoclub di Benevento e la Scuola di Volo, l’unica associazione autorizzata a rilasciare brevetti in Campania proprio per i deltaplani e i parapendii. Gli appassionati del volo senza motore già utilizzano le colline sangiorgesi per effettuare i propri lanci e gli amici dell’ambiente locali hanno pensato di stipulare tra loro un protocollo d’intesa con cui i piloti, dall’alto, grazie al loro silenzio e alla loro visione più ampia del territorio, avvisano gli ambientalisti a terra in caso di sversamenti abusivi o di individuazione di discariche illegali. Due modi di amare e rispettare l’ambiente che si uniscono per salvaguardarlo. Così Francesco Apostolico presidente degli Amici per l’Ambiente e Raimondo Palazzo della Scuola di Volo, hanno sottoscritto l’intesa e avviato la sinergia. “Durante le nostre giornate dedicate alla pulizia dei sentieri e delle colline – spiega il giovane Andrea Donato anima degli amici ambientalisti di San Giorgio – spesso ci imbattiamo in discariche illegali che stanno lì da anni e che da terra sono difficilmente individuabili. Ora con gli amici che già frequentano questi luoghi per i loro lanci e che come noi vogliono salvaguardare il territorio, sono convinto riusciremo sia a ripulirle che ad impedire che ne sorgano altre”.
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