
di Erika Noschese
«La questione del terzo mandato non esiste più. Bisogna guardare avanti. È necessario ripartire dall’esperienza De Luca, dalle tante cose realizzate e dalle criticità che restano». Parla così Silvano Del Duca, segretario provinciale del Psi Salerno in merito alle prossime elezioni regionali in Campania, lanciando un appello agli alleati per costruire concretamente il campo largo. Segretario Del Duca, il prossimo 8 e 9 giugno si voterà per il referendum. La posizione del Psi è per il sì ma si rischia di non raggiungere il Quorum… «I socialisti hanno espresso cinque sì convinti. Sulle politiche del lavoro, per avviare un dibattito e per introdurre garanzie maggiori, e sulla cittadinanza. Quello sulla cittadinanza, in particolare, è un referendum che i socialisti hanno promosso insieme a Più Europa, altri partiti della sinistra e tante associazioni che si battono, in varie forme, per le libertà, i diritti e l’uguaglianza. Dimezzare il periodo richiesto dalla legge da 10 a 5 anni (come era già un tempo) per ottenere la cittadinanza italiana a determinate condizioni è atto di profonda civiltà, soprattutto per quelle famiglie e per quei bimbi che sono totalmente integrati nella nostra società, pagando le tasse, frequentando le scuole e giocando con i nostri figli. Il rischio, si, è quello del quorum. C’è scarsa attenzione. Anche per questo ci siamo fatti promotori di un appello nazionale affinché aumenti l’attenzione, soprattutto quella del servizio pubblico». Lavoro e sicurezza, oggi più che mai la politica deve concretamente intervenire… «Sul lavoro, al netto del referendum, è necessario fare qualcosa. Servono interventi seri e strutturati. Al netto degli interventi normativi, ne abbiamo sollecitati diversi, delle azioni di prevenzione, delle attività di sensibilizzazione è necessario portare il tema sicurezza sul lavoro nelle scuole. Serve un grande programma nazionale che accenda un riflettore sul tema e che formi le coscienze. Senza una rivoluzione culturale sarà tutto inutile». Amministrative, tra i comuni al voto anche Capaccio Paestum. I socialisti saranno protagonisti? «I socialisti sono protagonisti in ogni appuntamento amministrativo. Lo saremo a Capaccio, con i nostri rappresentati, a partire dal nostro Consigliere uscente Luca Sabatella, come lo siamo in ogni circostanza. Mai è mancato, nei comuni, l’impegno del garofano rosso. È tratto distintivo della nostra storia e, consentitemi, dei socialisti salernitani». Regionali, no al terzo mandato per De Luca. Come si posizioneranno i socialisti? «Quella emersa dal nostro Congresso nazionale. La questione del terzo mandato non esiste più. Bisogna guardare avanti. È necessario ripartire dall’esperienza De Luca, dalle tante cose realizzate e dalle criticità che restano, costruire un’alleanza larga, plurale, capace di rimettere i partiti al centro sul modello che governa Napoli di Gaetano Manfredi. Nella tre giorni del Ramada abbiamo dimostrato che è strada percorribile». Campo largo, ipotesi concreta o un miraggio? «Se ci innamoriamo delle formule saremo destinati all’insuccesso. Per noi il metodo è partire dalle idee. Lo ha detto più volte il nostro segretario, Enzo Maraio. Dobbiamo concentraci sulle cose da fare, sulle idee per difendere la scuola e la sanità pubblica, sulle misure da mettere in campo per difendere le imprese e per sostenere le start Up, le idee innovative». Comune di Salerno, spesso i consiglieri socialisti non nascondono il loro malcontento per la gestione Napoli. Quale la sua idea? «Il gruppo del Psi ha sempre agito con grande chiarezza. Sostiene l’esperienza di Enzo Napoli ma quando è necessario fa sentire la sua voce, manifesta il disappunto. Su Salerno è il tempo di avviare e consolidare una riflessione. Capire anche come il Sindaco intende affrontare quel “delta” a lui molto caro sulle cose che proponiamo. Serve fare di più ed il Psi lo suggerisce per amore verso la città, per lealtà al centrosinistra».