di Andrea Pellegrino
Venerdì il decreto ingiuntivo da 16 milioni di euro (che dovrebbe essere transato a 12 milioni poi per le spese del ciclo dei rifiuti negli anni dell’emergenza) approderà in commissione bilancio. Si dice che l’assessore Roberto De Luca relazionerà sulla vicenda, sollevata nei giorni scorsi su queste colonne. Al momento mancherebbero tutti gli atti per risolvere il contenzioso. In pratica con l’Uta (unità tecnica amministrativa) della protezione civile ci sarebbero solo interlocuzioni tra gli uffici ma nulla di più. La transazione, infatti, dovrebbe essere supportata da una delibera di giunta, per poi passare al vaglio della commissione bilancio, per poi iscrivere le somme nell’esercizio finanziario corrente ed in quelli futuri, con una delibera di Consiglio comunale. Secondo l’accordo, il debito dovrebbe essere ripianato in dieci anni: un milione e duecentomila euro ad esercizio finanziario. Ma l’atto risalirebbe al 2015 ed alcuni consiglieri comunali vorrebbero vederci chiaro. Non fosse altro che ad oggi mancherebbero atti ufficiali da parte dell’amministrazione comunale. Le somme riguardano gli anni 2005 -2008, ossia il periodo del commissariamento del settore rifiuti in Regione Campania. Un’ulteriore spesa che ora pesa sulle casse comunali. Secondo una prima ricostruzione della vicenda, il Comune avrebbe fatto opposizione alla richiesta di 16 milioni di euro da parte dell’Uta. Da qui, poi, l’accordo trovato con gli uffici comunali ed il riconteggio delle somme dovute per la gestione del ciclo dei rifiuti durante gli anni dell’emergenza in Campania. Ora primo appuntamento in commissione bilancio per la discussione in attesa che la giunta comunale approvi l’atto da sottoporre, poi, al Consiglio comunale.