di Marco Califano
Si è tenuto martedì l’incontro con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris nella sala convegni San Francesco Di Paola a Scafati. Il meeting organizzato dal gruppo politico Scafati Arancione per discutere sul futuro prossimo dell’amministrazione della città che a breve andrà alle urne.Il dibattito, infatti, era intitolato “Governare tra camorra e problemi finanziari. Quale futuro?” proprio per capire come ci si potrà risollevare dopo uno scioglimento per infiltrazione camorristica e 3 anni di commissariamento. Ad introdurre l’argomento è stato Giuseppe Foscari, docente di storia moderna presso l’università di Salerno, che ha poi lasciato la parola al portavoce di Scafati Arancione, Francesco Carotenuto.
Subito si è entrati nel vivo della discussione parlando dei tanti e gravi problemi che presenta Scafati. Carotenuto è passato dai problemi più “semplici” come la scarsa illuminazione pubblica e i rifiuti, fino ad arrivare all’enorme indebitamento dell’Ente comunale in seguito allo scioglimento. ««Di fronte a tale situazione e tali problematiche, la commissione straordinaria ha deciso di rimanere immobile», ha dichiarato il portavoce di Scafati Arancione. E subito un affondo sul futuro sindaco e tutti coloro i quali decideranno di proporsi per la poltrona da primo cittadini: «Chi si candida o è profondamente pazzo, oppure dotato di un profondo senso di responsabilità verso la città. Quello che deve contraddistinguere chi si candiderà è la giustizia, l’onestà, l’amore, il pragmatismo».
Da qui è stato ribadito il loro impegno per risollevare la città e “riprendersi il futuro”, nonché l’avanzamento di una candidatura per la carica di sindaco da parte del gruppo politico. A prendere la parola, poi, è stato un altro docente dell’ateneo salernitano, Massimiliano Bencardino, docente di geopolitica e pianificazione territoriale, il quale ha spiegato come la camorra possa essere presente in ogni settore della pubblica amministrazione. «Si deve guardare alla tutela dell’ambiente, delle acque e via dicendo. Bisogna provare a costruire e risentire i propri spazi: questo è il primo fronte per combattere la camorra». In conclusione è intervenuto l’ospite d’eccezione, Luigi De Magistris che ha affermato il suo impegno nella lotta contro la criminalità organizzata portato avanti da circa 27 anni. «La mafia non è solo a Napoli o in Campania, è ovunque». Il primo cittadino napoletano ha spiegato come il dovere della Repubblica è quello di rimuovere questo male della nostra società, appellandosi anche alla Costituzione.
In riferimento alla situazione scafatese, de Magistris conclude: «Mi auguro che Scafati avrà un sindaco per bene, che faccia in modo che le mafie e le camorre non si intromettano nella città. Un buon sindaco deve guardare non solo le emergenze attuali, ma anche le prospettive future».