De Luca: nuovo Ruggi in 30 mesi - Le Cronache Salerno
sanità Salerno

De Luca: nuovo Ruggi in 30 mesi

De Luca: nuovo Ruggi in 30 mesi

di Erika Noschese

Occhi rivolti al futuro, cuore rivolto al presente. Alla presentazione del progetto della nuova azienda ospedaliera universitaria “Ruggi”, infatti, si sono succedute attività dialettiche che si sono quasi contrapposte tra di loro. Da un lato la valorizzazione dell’eccellenza di ciò che sarà, cioè il nuovo ospedale “Ruggi”, sia dal punto di vista architettonico sia da per il sensibile miglioramento dell’offerta al cittadino, con investimenti importanti e un chiaro obiettivo: rilanciare, ancora una volta, l’idea che la sanità campana non sia ultima. Dall’altra parte, però, si palesava l’idea che l’attuale “Ruggi” non fosse poi quella struttura all’avanguardia che si è cercato di tutelare finora. Fanno rumore, da questo punto di vista, le parole del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, che nonostante la presentazione del progetto organizzata insieme al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non ha esitato un istante prima di esprimersi circa il suo pensiero sull’ospedale attualmente in funzione: «Ormai è un ospedale disfunzionale», ha tuonato il primo cittadino di Salerno, pur consapevole del fatto che, pur volendo essere perfetti e precisi nella costruzione e nella consegna dei lavori per il nuovo “Ruggi”, nell’attuale struttura i cittadini dovranno recarsi per almeno due anni e mezzo. Una notevole iniezione di fiducia, non c’è che dire, legittimata anche dalle parole di un altro attore protagonista: il direttore generale del “Ruggi”. Ma procediamo con ordine. LA STRUTTURA. 220mila metri quadrati di superficie. Oltre 700 posti letto. 50 terapie intensive, 8 pediatriche, più di 1700 posti auto per un finanziamento di quasi mezzo miliardo di euro. Circa tre anni, due e mezzo stando a quanto riferito dal presidente De Luca, per la fine dei lavori: si parte con i primi 180 giorni, utili per le attività preliminari nell’area cantiere, di pulizia dell’area e di bonifica dagli ordigni bellici. Poi l’avvio dei lavori, che avranno durata di 870 giorni stando al contratto. Il direttore dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi” di Salerno, Vincenzo D’Amato, si lascia andare a dichiarazioni non esattamente entusiastiche circa l’attuale nosocomio salernitano, esaltando prima i difetti della struttura e poi i pregi della stessa. Pregi che riguardano l’Unisa e le professioni abilitanti, ma che di certo non rassicurano i cittadini – e perché no, i lavoratori stessi – circa l’effettiva funzionalità dell’attuale plesso in funzione. Che funzionerà per almeno altri due anni e mezzo, non di certo briciole. Così parlò D’Amato, circa il nuovo ospedale: “È un sogno che si realizza. Oggi viene posata la prima pietra del nuovo “Ruggi”, una cosa di cui c’era un’esigenza enorme e voi ve ne siete anche resi conto. Sono molteplici i problemi che investono questa struttura, a partire dagli spazi esterni, dai parcheggi a finire per quelli interni, i posti letto, ma non solo, i servizi per personale, il l’importanza dell’azienda ospedaliera che è anche università dal 2013, quindi le unità operative universitarie, la necessità di fare una didattica adeguata. Noi siamo cresciuti enormemente. Questa è un’azienda, insieme a Unisa, che comprende 20 scuole di specializzazione, 1900 discenti che girano in questa azienda ospedaliera universitaria, per cui c’era un enorme un bisogno per dare sfogo libero a tutte le enormi potenzialità che ancora oggi abbiamo. La premessa indispensabile è la realizzazione del nuovo distretto». Fa eco al direttore generale del “Ruggi” il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: «Intanto c’è da dire che il nuovo Ruggi riqualificherà totalmente un’area, perché è un progetto di architettura imponente, importante, di grande qualità culturale che riqualificherà un pezzo di città che si sta riqualificando lungo tutto il litorale, con il ripascimento, con le opere che faremo, il nuovo stadio. Insomma, c’è un pezzo di città come diceva il presidente De Luca, europea che si sta realizzando a ridosso di questo ospedale. Ma diciamo, oltre agli aspetti architettonici che pure sono importanti, c’è un’altissima tecnologia che verrà utilizzata nell’ospedale. È un ospedale di ultima generazione, con tecnologie innovative e funzionali, nel senso che c’è una sua logica distributiva interna di alto momento. Il presidente De Luca ha fatto in modo che questo succedesse nella nostra città e di tanto gli siamo grati. Perché il San Leonardo, come diceva il direttore generale, il dottore D’Amato, scoppia per quanto riguarda gli spazi, le disponibilità interne. Ormai è un ospedale disfunzionale. In 2 anni e mezzo noi realizzeremo, grazie al presidente De Luca, un nuovo ospedale che sarà il nostro vanto e la nostra sicurezza, anche dei cittadini». Il rettore dell’Università degli studi di Salerno ha tenuto a ribadire, in modo breve e conciso, quanto possa essere indispensabile una struttura sanitaria funzionante e all’avanguardia: «Per l’Università di Salerno, che vanta una scuola di medicina e un dipartimento di medicina che ha più di 100 docenti e più di 20 scuole di specializzazione, sarà una risorsa straordinaria di ulteriore crescita e di risposta alle esigenze del territorio». Per le modalità operative, di gestione dei lavori del nuovo ospedale “Ruggi”, è stato Giorgio Finetti della società Manens, di Padova, a rassicurare circa i tempi di esecuzione di tutto il progetto: «Sono partner di Manens, società di ingegneria di Padova che, come capogruppo di un raggruppamento, è risultata aggiudicataria delle attività di direzione lavori per il nuovo Ruggi: è un ospedale molto bello, di grandi dimensioni, universitario, con alcune specializzazioni di grande rilievo. Sarà molto sfidante la realizzazione di quest’opera: deve essere realizzata in 870 giorni con un valore di 350 milioni di valore delle opere, impegnerà in cantiere circa – nel periodo a regime – più di 700 persone, è previsto un lavoro su tre turni; quindi, c’è un progetto sfidante dal punto di vista qualitativo, ma anche le modalità di realizzazione previste quali oneri contrattuali per l’impresa sono assolutamente sfidanti. È di grande interesse». Sull’essere un ospedale all’avanguardia, Finetti non ha dubbi: «Assolutamente sì, un ospedale che può essere definito anche in vari modi: smart, green e quindi implementerà tutte le tecnologie che rappresentano lo stato dell’arte che è possibile immaginare per una struttura sanitaria oggi». Al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’arduo compito di tessere la tela e apprezzarne il valore. Partendo dal grande progetto in cui è stato inserito proprio il “Ruggi”, con questa nuova costruzione, una di dieci in totale che vedranno la luce in Campania: «10 ospedali, i primi due ovviamente saranno il Ruggi e il nuovo Santobono a Napoli, ospedale pediatrico. È un programma unico in Italia: in tutta Italia non si sta realizzando in questo momento neanche un nuovo ospedale, tanto per darvi il termine di paragone. A Salerno stiamo facendo adesso un miracolo, sia per l’importo dell’opera, sia per la qualità del progetto, sia per i tempi di realizzazione. Contiamo di completare ospedale in 2 anni e mezzo perché nel capitolato di gara abbiamo previsto il terzo turno come obbligo per l’impresa; quindi, si dovrà lavorare anche di notte. Appena completiamo la bonifica dagli ordigni bellici, ci sarà la lavorazione a pieno regime e l’impiego di almeno 700 lavoratori sul cantiere del nuovo ospedale, davvero una sfida straordinaria». La sanità, quindi, risulta essere una delle priorità inderogabili del Presidente De Luca: «Assolutamente sì. Già oggi abbiamo dei primati nazionali che ci vengono riconosciuti, per la digitalizzazione, per il fascicolo sanitario elettronico, per le nuove tecnologie. Siamo la sanità regionale più moderna dal punto di vista delle tecnologie. Abbiamo adesso un obiettivo a cui stiamo lavorando: quello di diventare fra marzo e aprile la prima regione d’Italia anche per i tempi di attesa, le liste di attesa. Ho ricordato che già oggi per l’85% delle prestazioni noi le eroghiamo massimo in due settimane. Quindi, già oggi siamo all’avanguardia. Abbiamo alcune piccole criticità che riguardano le visite oculistiche e qualcosa sulla medicina interna, ma stiamo lavorando per affrontare anche questi problemi. Dunque, per aprile saremo la prima regione anche per la lista di attesa». L’opera sarà architettonicamente rilevante, come si sta cercando di fare da tempo a Salerno. E De Luca questo lo ha voluto ribadire: «Sapete che qui a Salerno lavoriamo con questa impostazione: dovendo realizzare opere nuove facciamole al livello più alto di qualità architettonica per arricchire il patrimonio pubblico. E stiamo lavorando così. Quindi l’ospedale deve essere realizzato in 2 anni e mezzo, si può fare assolutamente». Una sfida importante, che va di pari passo con la necessità di recuperare fondi per la sanità dal Governo centrale: «Come sapete, sto combattendo da solo, perché noi siamo l’ultima regione Italia per il finanziamento nell’ambito del Fondo sanitario nazionale. Ed è un obiettivo rispetto al quale girano la testa tutti quanti dall’altra parte. Tutti i partiti, centro, destra e sinistra, quando si tratta di derubare il sud della Campania in particolare, non fanno una piega. Dunque, noi dobbiamo recuperare 200 milioni di euro di cui veniamo derubati. Questo è bene ricordarlo ai nostri concittadini: tutto questo che stiamo facendo, avendo 15.000 medici in meno e la quota più bassa di risorse pubbliche del Fondo sanitario».

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