di Andrea Pellegrino
Non tira una buona aria a Palazzo Santa Lucia per i salernitani. Dopo le dimissioni di Alfonso Buonaiuto – che aveva preso il posto di Nello Mastursi, costretto a lasciare il Palazzo dopo il caso Scognamiglio (oggi si deciderà il suo eventuale rinvio a giudizio a Roma) -, De Luca pare che abbia dimezzato anche la schiera dei suoi segretari – autisti. Da quattro sono diventati, o diventeranno ben presto, due. Per ora i restanti sono in ferie e ben presto potrebbero ritornare al loro luogo di lavoro originario: ossia il Comune di Salerno. Si tratta dei quattro vigili urbani, con funzioni di autista, che Vincenzo De Luca aveva distaccato presso la sua segreteria napoletana. Non senza un corposo stipendio pubblico che era finito anche in alcune interrogazioni consiliari presentate in particolare dal Movimento 5 Stelle. Proprio in aula il governatore difese i suoi uomini attribuendo loro funzioni di segreteria ma anche di guida dell’auto presidenziale. Ma qualcosa nei giorni scorsi pare che sia andato storto e per due di loro sarebbe scattato il “cartellino rosso”. Ma sulla strada del ritorno a Salerno ci sarebbe anche Enrico Coscioni, il delegato alla sanità coinvolto anche in una inchiesta napoletana. A quanto pare Coscioni potrebbe essere rimpiazzato tra non molto con un nuovo esperto del settore. Ma c’è anche un altro consigliere politico che scalpita e che potrebbe far innervosire il presidente De Luca. Si tratta di Franco Alfieri, sindaco di Agropoli, consigliere regionale mancato (costretto ad un passo indietro durante la presentazione delle liste) a cui va stretto il ruolo di delegato all’agricoltura. Alfieri, infatti, vorrebbe approdare direttamente in giunta, così come auspicato fin dalla prima composizione del governo regionale. Ma a quanto pare in agenda non c’è nessun rimpasto. Anche il ruolo di Corrado Matera, nonostante il duello referendario tra De Luca e De Mita, dovrebbe essere al sicuro. Almeno fino a dicembre. Poi successivamente si vedrà cosa accadrà. Semmai De Luca dovesse perdere l’Udc sull’uscio si ritroverebbe tre consiglieri regionali – attualmente all’opposizione – pronti al gran salto.