di Redazione Cronache
Sul caso del pronto soccorso all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli chiuso ieri per la presenza di formiche “credo che l’Asl Napoli 1 fara’ un esposto alla Procura della Repubblica per venire a capo di episodi che sono piu’ che sospetti”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca “Io ho visto un’immagine – ha aggiunto De Luca – di un cestino con le formiche. Ma le formiche d’inverno stanno al riparo sottoterra quindi sara’ bene che l’Asl cominci a mobilitare i carabinieri e la Procura della Repubblica perche’ le formiche non esistono, esistono altre cose, mi pare evidente”. Sull’iniziativa di De Luca arriva a stretto giro la risposta dei 5 stelle.
“Ora De Luca comincia ad avere le traveggole. Crede di vedere addirittura immagini di pic nic nelle corsie con cestini e formiche portate appositamente da chissa’ quali sabotatori. Come De Magistris che straparla da anni di poteri oscuri e fantasiose macchinazioni, ora anche il governatore della Campania comincia ad avere inquietanti visioni. Se c’e’ un sabotatore nella sanita’ campana e’ proprio lui, con la complicita’ di un esercito di incapaci dirigenti da lui nominati senza alcuna procedura di evidenza pubblica. Se le formiche si annidano nei nostri ospedali e’ solo perche’ vivono e si moltiplicano tra mura costellate di fessure, spaccature e muffa che caratterizzano le fatiscenti strutture sanitarie della nostra regione”. Cosi’ la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino. “Per contrastare, una volta per tutte, fenomeni come quello delle formiche, che prendono d’assedio reparti almeno una volta al mese, non possono bastare imbiancate e disinfestazioni, come specificato anche nella relazione del Dipartimento di Prevenzione della Asl Napoli 1. Sarebbe bastato – sottolinea Ciarambino – spendere per intero quel miliardo e 700 milioni di fondi gia’ stanziati nel piano di investimenti per le infrastrutture sanitarie, ma di cui, per palese incapacita’ progettuale, e’ stato speso meno di un terzo. Cominciasse a mettere mano a progetti per ammodernare i nostri ospedali, visto che i soldi ci sono. Nel frattempo, provvedesse da subito a rimuovere il direttore generale dell’Asl e il direttore sanitario del San Giovanni Bosco, responsabili del controllo sull’igiene e sulle carenze strutturali, e sollecitasse il reintegro dei tre poveri infermieri sospesi per colpe non loro”.