Trentasei voti a favore, nove contrari (del centrodestra) e un astenuto (Raffaele Maria Pisacane di Azione-Per): con questi numeri, intorno alle 19 di oggi, il Consiglio regionale della Campania ha dato il via libera alla proposta di referendum abrogativo della legge dell’autonomia differenziata. La votazione e’ arrivata al termine di un dibattito durato tre ore e chiuso dall’intervento del presidente della Regione Campania che ha rivolo un appello alle “forze importanti anche nel Nord che credono all’unita’ di Italia in termini sinceri” per “riflettere in maniera pacata, per ragionare su alcuni dati di fatto che si presentano in maniera preoccupante ed eliminare le cose che non vanno che sono tante”. “Noi parliamo non a nome del Sud cialtrone che non ha a cuore i bilanci – ha specificato De Luca – ma a nome del rigore finanziario e della trasparenza. Su questa base chiediamo la riapertura di un ragionamento serio per evitare di accentuare barriere che davvero non hanno senso in un mondo contemporaneo. E’ possibile lavorare insieme, Nord e Sud, le forze dinamiche di Nord e Sud, senza complicarci la vita con operazioni ideologiche e in qualche caso sbagliate”. In particolare De Luca ha chiesto la riapertura della riflessione su temi cruciali come la scuola, la sanita’, i trasporti trovando un’apertura da parte del centrodestra. “Se vogliamo sgomberare il campo dai sospetti decidiamo la stessa quota per tutti i cittadini dal Nord alla Sicilia e di avere lo stesso numero di medici ed infermieri per tutte le Regioni. Se e’ una battaglia seria per l’efficienza dobbiamo combattere ad armi pari», ha detto De Luca. Ha risposto il leader del centrodestra Stefano Caldoro nella dichiarazione di voto (contrario): “Il presidente (De Luca, ndr) ha aperto al confronto su tre temi fondamentali: sanita’, tpl e scuola. Noi raccogliamo l’appello unitario per scrivere le regole, che sono le regole nostre. Il centrodestra sara’ propositivo su posizioni e proposte che sono nell’interesse del Sud”.De Luca ha anche rimarcato il nodo economico della riforma: “Come si fa questa riforma, con i sospiri? Con gli esercizi spirituali”. Quindi sul finanziamento dei Lep ha osservato che “c’e’ stato un impegno a futura memoria”: “Si e’ detto che se entro due anni non vengono approvati i Lep si procede con la spesa storica e qui si nasconde una truffa. E si dice che se dopo dieci anni le cose non vanno bene si torna indietro. Una follia”. De Luca ha detto che bisogna sapere “come funzionano i Lep e il fondo di perequazione, che va finanziato oggi e non a futura memoria perche’ oggi c’e’ un divario enorme”. “L’approvazione di oggi rappresenta un importante risultato – ha affermato il capogruppo del Pd Mario Casillo – quello di oggi e’ forse il piu’ importante consiglio regionale degli ultimi 14 anni. Possiamo lavorare per anni e approvare le norme piu’ importanti ma non serve a nulla se poi ci troviamo di fronte una legge dello Stato che spacca in due il Paese”. “Il calo demografico insieme a una riduzione delle risorse rappresenterebbe un colpo durissimo per il sud Italia – ha continuato il capogruppo dem Casillo – Per questo chiediamo ai cittadini di esprimersi attraverso un referendum abrogativo. Andremo in tutte le piazze e in tutte le citta’ a spiegare i danni di questa norma e perche’ e’ giusto abolirla”. La Campania e’, dunque, la prima delle cinque regioni ad adottare la deliberazione consiliare al fine di depositare, come previsto dall’art. 75 della Costituzione, la richiesta di referendum abrogativo della Legge di iniziativa governativa con la quale si prevedono le procedure per l’attuazione del regionalismo differenziato. A presentare e depositare la richiesta di referendum sara’ il presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero (supplente sara’ il presidente della I Commissione, Giuseppe Sommese) a seguito della relativa elezione da parte dell’assemblea legislativa campana. Il Consiglio ha, inoltre, approvato con 35 voti favorevoli una ulteriore deliberazione per richiedere un referendum abrogativo di alcuni commi degli articoli 1,2,3,4, attinenti le materie o ambiti di materie riferite ai lep della Legge n.86.
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