“Siamo stati un partito che ha balbettato in campagna elettorale: non dicevamo nulla, non parlavamo a nessuno. Siamo diventati il partito del correntismo che non riesce a parlare a nessun soggetto sociale. Il Governo oggi non si regge su un equilibrio stabile. Questo Governo è nato per fare due cose: una nuova legge elettorale e una legge di stabilità.
Noi non possiamo mentire ai cittadini come abbiamo fatto sull’Imu, che in realtà tornerà, maggiorata con la nuova Service Tax. io non sto al Governo per questo e non accetto neppure che tutto il comparto dei trasporti che muove enormi risorse in termini di investimenti sia affidato a un monocolore del Pdl. Dov’era il PD quando tutto questo accadeva? Di questo partito salvo soltanto i militanti e la rete degli amministratori. Tutto il gruppo dirigente deve essere mandato a casa”.
Le parole sferzanti le ha pronunciate Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno e Viceministro alle infrastrutture, durante il suo intervento all’assemblea di Campo Democratico, in corso al Teatro Quirino a Roma.
De Luca ha poi rincarato la dose: “Come sottosegretario alle infrastrutture -ha raccontato- mi sono ritrovato nel bel mezzo di uno scontro di potere riguardante il più grande comparto di investimenti di spesa pubblica che c’è nel nostro Paese”
Poi aggiunge: “Non ho nessun doppio incarico perchè l’incarico è uno solo: quello ministeriale è solo virtuale, perchè da cinque mesi nessuno ha deciso di attribuire responsabilità nel governo”. Nel suo intervento De Luca non risparmia nessuno e dice: “Il Pdl ha preteso la segreteria del Cipe e abbiamo dovuto cambiare una legge nazionale per dargliela – attacca De Luca – poi hanno preteso per Catricalà tutto il comparto delle telecomunicazioni e lo hanno avuto”.