Di Andrea Orza
Dario Loffredo. Ambasciatore per la “salernodelbuonvivere ha presentato la propria candidatura a Consigliere Comunale e illustrato un programma trasparente e tangibile.
Con quali premesse apre la sua campagna comunale?
“Tutti i partecipanti riuniti qui oggi non sono dei semplici cittadini, ma amici! L’obiettivo che ho maggiormente a cuore è rendere i miei cari fieri delle azioni sancite dal programma che verrà esposto oggi. I risultati comportano fatica, ma mi reputo un fortunato in quanto ciò che mi spetta fare coincide con la mia missione. La mia linea politica presuppone il coinvolgimento totale della città di Salerno. Il mormorio diffuso dal senso comune, suggerisce che ci sono delle difficoltà a riportare Salerno al suo splendore. L’operazione dal mio punto di vista è realizzabile se si ha consapevolezza delle potenzialità della città. Per farlo bisognerà collaborare.”
Ci parli del suo programma.
“L’iniziativa “Modello-Salerno” è più di un programma politico perché rappresenta una anzitutto un manifesto culturale. Spesso dimentichiamo come la nostra città sia ammirata dagli spettatori di tutta Italia. Vittime dell’ipnosi sociale tendiamo a vedere l’erba del vicino sempre più verde, trascurando il nostro patrimonio storico-culturale e strutturale-urbanistico. In questi cinque anni di amministrazione, abbiamo fronteggiato parecchi ostacoli e spesso le soluzioni sono state trovate rivalutando delle risorse che in realtà erano già a nostra disposizione. Basta pensare al ripascimento delle spiagge nella zona orientale per apprezzare un primo cambiamento panoramico. Inoltre, ci sono diversi lavori in ultimazione. Nel mese di settembre sarà inaugurata “Piazza della Libertà” con i suoi 726 posti auto e oggi il cantiere per l’aeroporto ha messo mano ai lavori. L’identikit di Salerno mostrerà tutte le caratteristiche per emergere come città a prova di turismo, commercio ed eventi internazionali.”
Quale appello vuole fare ai cittadini di Salerno in moratoria estiva?
“Dal Covid-19 ad oggi risulta che sono le difficoltà a suggerire “nuove prospettive”. La politica è ascolto, comprensione e azione, io stesso divento interprete di un messaggio comune, cittadino e veritiero. Anzitutto sollecito i civili a prendere parte alla campagna vaccinale quanto prima. L’impegno ineludibile della somministrazione impedirà il protrarsi del virus e si farà presto ingresso in una nuova dimensione societaria. Le scuole, le strutture sanitarie, i lavoratori meritano un rientro effettivo e duraturo che la comunità “on line” non può supplire. Il ritorno tangibile verrà raggiunto solo se si avrà un supporto equanime della distribuzione del vaccino. Per questo invito i cittadini a resistere gli indulgi dei “NoVax”, lasciarsi trasportare in questo momento significherebbe capovolgere di nuovo la clessidra e ricominciare tutto da capo.”