Pronostico più che rispettato. Rosa D’Amelio è il presidente del Consiglio regionale della Campania, eletta quasi all’unanimità con 49 voti incassati su 50 votanti. Un solo tconsigliere non ha optato per la collega del Pd, scrivendo sulla scheda il cognome di Casillo: una preferenza comunque annullata dal momento che, in virtù della presenza di due componenti dell’assise con quel cognome (Tommaso e Mario) non è stato possibile ricondurre a nessuno dei due il voto. La D’Amelio, dal canto suo, si è astenuta. «Sarò un presidente imparziale e al servizio del Consiglio regionale – ha detto – Questa è una regione che ha bisogno di ritrovare il proprio orgoglio e di diventare protagonista del Mezzogiorno e del Paese. Questo Consiglio ha tutte le risorse per poter fare un buon lavoro e ci sono tutti i presupposti per rilanciare la funzione legislativa e di programmazione per lo sviluppo del territorio».
I vicepresidenti della nuova assemblea legislativa della Regione Campania saranno Tommaso Casillo di Campania Libera (26 voti) ed Ermanno Russo di Forza Italia mentre Valeria Ciarambino si ferma ai sette voti dei consiglieri regionali del suo schieramento di appartenenza, ovvero il Movimento Cinque Stelle.
Nell’ufficio di presidenza, in qualità di consiglieri segretari, finiscono anche l’esponente salernitano del Psi, Enzo Maraio che ha raccolto 27 voti e la forzista Flora Beneduce con 11 preferenze. In questo caso, curioso il numero di voti riportato dalla ex candidata pentastellata alla presidenza Ciarambino: solo sei su sette componenti. L’arcano è stato ben presto svelato: uno dei consiglieri del Movimento ha erroneamente riportato sulla scheda una doppia preferenza per Ciarambino e per Moxedano. Lo stesso Moxedano si è astenuto da tutte le votazioni di segretari e questori. Due, infine, i voti per Massimo Grimaldi (Caldoro presidente) e Antonio Marciano (Pd). Questi ultimi due, però, hanno ottenuto il lasciapassare per il ruolo di consiglieri questori: Grimaldi con 14 voti e Marciano con 26. Anche qui nulla da fare per Ciarambino che si ferma ad 8 voti.
Insomma, il Movimento Cinque Stelle – nonostante la buona presenza di consiglieri in aula – è stato completamente tenuto fuori dalle posizioni chiave dell’ufficio di presidenza. Il tutto nonostante l’appoggio che la compagine pentastellata ha comunque assicurato a Rosetta D’Amelio per la sua elezione a presidente del Consiglio regionale.