di Erika Noschese
Istituito un tavolo di lavoro permanente sui meccanismi di accesso alla professione forense. Questa sera, alle ore 18 si terrà l’incontro inaugurale del tavolo di lavoro permanente di Azione sul tema dell’accesso alla professione forense. Alla presenza del capogruppo di Azione alla Camera On. Matteo Richetti e degli Onorevoli Antonio D’Alessio, Enrico Costa e Valentina Grippo, avrà luogo una prima analisi dei meccanismi di accesso all’avvocatura, sempre più complessi, lunghi e costosi. A questo primo evento sarà dato seguito con la predisposizione di un calendario di incontri a intervalli regolari, finalizzati a monitorare l’evoluzione della tematica e a strutturare una proposta adeguata ed esaustiva da portare in Parlamento. L’istituzione del tavolo si pone nella scia dell’iniziativa “Scriviamo il futuro” e della prima edizione della scuola di formazione politica “Carlo Rosselli”: ancora una volta i più giovani sono al centro dell’agenda politica di Azione, non solo come “fruitori”, ma soprattutto come attori protagonisti dei processi di formulazione delle proposte.
Non a caso l’iniziativa è partita proprio dal gruppo under 30 di Salerno in Azione, trovando sin da subito la piena collaborazione dell’On. Antonio D’Alessio; queste le sue parole a riguardo: “Il percorso dei giovani impegnati nella pratica forense è stato ingiustamente appesantito con l’obbligatorietà dei corsi che si aggiungono ai tradizionali adempimenti della pratica presso gli studi legali. Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare e affrontato il tema in un question time in Commissione Giustizia. A nostro avviso l’obbligatorietà dei corsi andrebbe abolita. Al più si potrebbe immaginare un’alternatività tra essi e la pratica forense. C’è stata un’apertura da parte del Ministro, seguiremo con attenzione gli sviluppi tenendoci in contatto con i giovani interessati”.
Onorevole D’Alessio, ormai il governo nazionale è nel pieno della sua attività ed è sicuramente tempo di bilanci…
«L’azione del Governo è alquanto inconsistente. Molte delle questioni sono affrontate più sul piano ideologico e propagandistico che si quello concreto. Due le criticità enormi: il Pnrr dove anche sulla quarta rata siamo indietro e la gestione dei migranti, con numeri perfino aumentati. La nostra opposizione resta però sui temi e laddove ci fosse una convergenza, come potrebbe avvenire sulla Giustizia e sulla riforma del fisco che sembrano ripercorrere il nostro programma elettorale e l’agenda portata avanti dall’Esecutivo Draghi, noi ci saremmo».
Autonomia differenziata, cosa ne pensa?
«Chi conosce bene il tema dell’autonomia nella versione leghista sa che preoccupa persino le imprese del nord. Sono spaventate dall’avere oltre venti sistemi fiscali, scolastici, sanitari. Noi crediamo che le Regioni possano gestire alcune materie a patto che vi sia l’obbligo per lo Stato di istituire un fondo di perequazione a tutela dei territori più poveri e devono essere garantiti ovunque i Lep».
Nei giorni scorsi dal suo collega Piero De Luca l’appello ad unire le forze e sottoscrivere un documento. Qual è la sua posizione in merito al tema?
«Il ragionamento è lo stesso: sia con il Governo che con le opposizioni la nostra posizione non è mai ideologica e laddove convergiamo sui temi, è utile presentare delle proposte di legge insieme come accaduto con il salario minimo. Tra l’altro, la proposta di legge presentata è sostanzialmente nei contenuti quella che già avevamo inserito nel nostro programma elettorale».
Terzo mandato, favorevole o contrario?
«Assolutamente contrario. Premesso che già su questo secondo mandato il bilancio non appare ad ora positivo. Pensiamo alla situazione in cui versano la sanità e i trasporti. La motivazione politica è però più ampia. Credo sia un bene per la democrazia a tutti i livelli che si mantenga il limite dei due mandati».
Provinciali 2024, come si sta preparando Azione e quale ruolo giocherà?
«Azione si sta preparando pensando a crescere su tutto il territorio provinciale. Il lavoro che stiamo svolgendo con il nostro segretario Casciello insieme a tutto il direttivo è molto intenso e produttivo. Anche la nostra amata provincia ha bisogno di una svolta riformista, moderata e popolare. Saremo pronti ad offrirla».
Provinciali ma anche europee, un anno importante dal punto di vista elettorale: Azione sarà in campo?
«Certo, la partita delle europee è fondamentale per un partito come il nostro che crede fermamente nello spirito comunitario dei suoi padri fondatori ed in una Istituzione che deve essere rafforzata e non indebolita come vorrebbero gli amici sovranisti del nostro Governo. Noi vogliamo un’Europa forte, inclusiva e solidale che affronti le sfide decisive dei prossimi anni a partire dalla questione migratoria alla transizione energetica. Il nostro Esecutivo prende invece tempo sulla ratifica del Mes strizzando l’occhio a chi non vuole che si vada nella direzione indicata».
Terzo Polo, ipotesi tramontata ormai. I due partiti proseguiranno su due traiettorie differenti…
«L’ipotesi del Terzo polo o meglio della costruzione di un’area pragmatica, moderata e popolare non è affatto tramontata, a prescindere dagli attori attualmente in campo. Per quanto riguarda il nostro rapporto con Italia Viva resta buono dal punto di vista parlamentare. Il gruppo è unico e lavoriamo molto bene insieme. Vedremo cosa succederà alle europee. La certezza è che l’Italia e l’Europa hanno necessità di una svolta riformista ed impiegheremo tutte le nostre forze per imprimerla».