di Erika Noschese
Dal campo di calcio a Palazzo di Città. Il professore Giuseppe Ramora scende nuovamente in campo, alle prossime elezioni amministrative, con Antonio Cammarota, il candidato sindaco de La Nostra Libertà. Ramora è stato un noto allenatore, maestro di vita per tanti giovani che oggi giocano a calcio, anche in ambiti importanti, e che ricordano con grande affetto e riconoscenza gli insegnamenti e i valori di Peppe Ramora, il “mister”. Professor Ramora, ancora una volta in campo… “Si, sono ancora con Antonio Cammarota perché credo profondamente nei valori de La Nostra Libertà che sono quelli che io pratico da tutta una vita per i giovani di Salerno: il merito, la competizione, la lealtà , la giustizia, il sacrificio. E poi va detto, da quindici anni La Nostra Libertà è punto di riferimento della città di Salerno, con una sede al servizio di tutti sempre aperta, e non solo quando si vota”. Nel passato lei ha fatto alcune critiche all’impiantistica sportiva… “Si, per il modo in cui sono stati gestiti alcuni campetti di calcio perche non affidati a bandi pubblici, e senza rispondere a quello che era l’interesse vero della utenza, rappresentata fondamentalmente da piccole squadre di giovani e giovanissimi che servono certamente non a fare lucro ma a fare sport. Il vero sport è sempre quello dei giovani”. Come si può risolvere questo problema? “Tutto deve passare per l’evidenza pubblica, ma soprattutto è necessario che Salerno, come un tempo, abbia un vero assessorato allo sport, che gestisca specificamente non soltanto l’impiantistica ma tutto il movimento giovanile libero, evitando, come invece si fa per motivi clientelari, di affidarlo a strutture parallele che corrispondono soltanto alla volontà del potere. Una gestione finalmente trasparente, nell’interesse di tutti”. Una proposta in particolare che le sta a cuore de La nostra Libertà? “Sicuramente questa dell’assessorato allo Sport, ma anche la proposta avanzata 5 anni fa dei giochi di San Matteo, una grande festa della gioventù salernitana di atletica leggera e di altre discipline agonistico- sportive nel giorno, appunto, dei festeggiamenti del santo patrono; una festa di valori e di identità, e soprattutto di pace e di sport”. Una iniziativa che ricorda in particolare? “Ricordo di una bellissima iniziativa organizzata nel 2011 con Antonio Cammarota e Sergio Barletta, compianto nostro amico di sempre, un torneo di calcio con i giovani di Salerno, che indossavano le magliette de La Nostra Libertà, e per loro un premio in ceramica. Tutto a nostre spese e organizzato da noi. Tanta gioia, tanto sport, tanta giovinezza”. La salernitana è in serie A…. “La Salernitana in serie A è una grande gioia per Salerno, per tutti i giovani, per tutto lo sport della provincia. Ma anche per la nostra identità e può essere una crescita sociale ed economia. Ritengo valida l’idea dell’azionarato popolare parziale, limitato cioè a un solo consigliere di amministrazione, con la partecipazione di istituzioni e imprenditori salernitani, perché servirà a coinvolgere e responsabilizzare l’intera provincia e la sua economia”.