di Monica De Santis
Dal 6 dicembre in Italia entrerà in vigore il Super Green Pass, un’ulteriore misura adottata nella giornata di ieri dal Governo per prevenire e per preservare la situazione. Un decreto questo che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri. Il nuovo certificato verde potrà essere ottenuto solo dopo aver completato il ciclo vaccinale e avrà una durata di 9 mesi. Darà accesso a tutti i luoghi della socialità, come cinema, teatri, bar, ristoranti. Il green pass “normale”, invece, si potrà ancora avere con il tampone, ma servirà solo per andare al lavoro e negli spostamenti. Sul trasporto pubblico locale e regionale sarà obbligatorio e sono previsti controlli a campione. Controlli più rigidi saranno poi attuati per tutte le attività. Scatta anche l’obbligo vaccinale, dal 15 dicembre, per il personale amministrativo della sanità, docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico. “Vogliamo – ha precisato Draghi – essere molto prudenti per evitare rischi e riuscire a conservare quello che gli italiani si sono conquistati quest’anno. Gli italiani hanno reagito, abbiamo ricominciato a essere normali, vogliamo conservare questa normalità, non vogliamo rischi a questa normalità. Con questo spirito abbiamo fatto i provvedimenti presi, guardando al desiderio di continuare a essere aperti, andare in giro, divertirsi, acquistare, combattere la povertà, mandare i ragazzi a scuola, contenti”. Draghi, che ha già fatto la terza dose del vaccino, ha sottolineato come il richiamo con il “booster” mostri numeri “molto incoraggianti”, ringraziando di questo gli italiani. A breve partirà anche la campagna di vaccinazione per la fascia di età 5-11, per la quale ci sarà una forte iniziativa di sensibilizzazione, per superare possibili “esitazioni” da parte dei genitori. Per quanto riguarda i no-vax, per Draghi “non bisogna sottovalutare la diversità di vedute, né criminalizzare. Bisogna continuare cercando di capire e convincere, non credo che ci siano molte alternative”. La speranza è che questa nuova iniziativa abbia “successo” perchè questo, è la sua convinzione, sarebbe “il miglior modo di riconciliare persone con convinzioni diverse”. “Spero – ha concluso il premier – che questo sia un Natale normale. Per i vaccinati, con le restrizioni, sarà normale. E poi speriamo che il prossimo Natale sia un Natale normale per tutti. Spero che coloro che da oggi saranno oggetto di restrizioni possano tornare a essere parte della società con tutti noi”.
“Condividiamo le misure del Governo”
“Nel corso dell’incontro di oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) con il Governo abbiamo confermato la piena condivisione delle misure anti Covid che puntano a contrastare il diffondersi del contagio. – afferma il Governatore De Luca – Occorre separare nettamente la posizione di chi si è vaccinato da chi non lo ha fatto e da chi non intende vaccinarsi. Ma occorre anche e soprattutto evitare di vanificare l’effetto di tali misure; quindi abbiamo chiesto che venga predisposto contestualmente un piano straordinario di controlli da parte delle forze dell’ordine, per garantire la piena osservanza delle disposizioni di legge, prevedendo sanzioni fino a mille euro. Senza controlli costanti e efficaci, si rischia di vanificare ogni sforzo e di registrare nelle prossime settimane una grave espansione del contagio con la inevitabile chiusura delle attività. Quanto accaduto in Austria sia d’insegnamento”.
“Ok super pass ma si avrà un impatto negativo sul turismo”
“Accelerare su terza dose, milioni di italiani vogliono anticipare. Imprese pronte ad offrire la massima collaborazione.Ogni intervento mirato ad evitare lo stop delle attività economiche è utile. Il Super green pass va certamente in questa direzione, anche se purtroppo avrà un forte impatto negativo sull’economia turistica, perché impedirà l’arrivo di milioni di turisti che non hanno effettuato uno dei vaccini autorizzati in Italia. L’auspicio è che almeno serva ed evitare definitivamente e in modo strutturale restrizioni e chiusure delle attività economiche: le imprese non possono più permettersi di sospendere l’attività, e non può permetterselo nemmeno il Paese. Già la sola paura della quarta ondata rischia di cancellare 5,5 miliardi di euro di consumi e l’1,3% del PIL”. Così Confesercenti in una nota. Nuove restrizioni nel periodo natalizio – prosegue -darebbero il colpo di grazia a decine di migliaia di attività, che ancora non si sono riprese dalle limitazioni imposte lo scorso anno. E porrebbero un’ulteriore pesante ipoteca sulla ripresa dell’economia, facendo crollare ulteriormente i consumi nel periodo più importante dell’anno per le vendite. Un incubo da scongiurare con ogni mezzo possibile, a partire dalle terze dosi: serve un grande sforzo organizzativo per accelerare le somministrazioni, ci sono milioni di italiani che vogliono anticipare per passare le feste in tranquillità. Le imprese – dai negozi ai pubblici esercizi, passando per attività ricettive e dei servizi – sono pronte ad offrire la massima collaborazione perché si riesca a centrare l’obiettivo.