di Pina Ferro
Massimo Cariello, ex sindaco di Eboli non è più ai domiciliari. A distanza di un anno dall’arresto Cariello dalla tarda mattinata di ieri è un uomo libero. I giudici hanno accolto l’istanza presentata dai difensori Cecchino Cacciatore e Costantino Cardiello. I legali nella richiesta di scarcerazione avevano evidenziato tre aspetti: il tempo di detenzione ai domiciliari, lo stato di salute e fisico determinato dalla lunga permanenza in casa e infine, forse il più importante il fatto che non vi era più alcun pericolo di reiterazione del reato in quanto ora ad Eboli, all’indomani del voto, si è insediata la neo eletta amministrazione comunale. Ora Massimo Cariello potrà affrontare il processo di Appello da uomo libero. In primo grado, l’ex primo cittadino, era stato condannato, con giudizio immediato, a 6 anni e 4 mesi di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Al termine della propria requisitoria, il pubblico ministero Francesco aveva chiesto, invece, una condanna a 9 anni. Cariello fu arrestato, poche ore prima della prima giunta dopo la sua rielezione a sindaco, nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità in concorsi pubblici, che avevano portato all’assunzione di persone vicine all’allora sindaco, e a una delibera per l’aumento di edificabilità di un terreno di proprietà di un imprenditore caseario. Cariello, nel corso della tornata elettorale del 20 e 21 settembre 2020, aveva stravinto: 16.286 voti al primo turno, pari all’80,81% delle preferenze dei 21.295 cittadini di Eboli che si erano presentati a votare (pari al 70,14% degli aventi diritto).