Da Salerno fino al Canada, Marco Di Vaio e una vita da bomber - Le Cronache
Salernitana

Da Salerno fino al Canada, Marco Di Vaio e una vita da bomber

Da Salerno fino al Canada, Marco Di Vaio e una vita da bomber

Il grande ritorno nel massimo campionato italiano della Salernitana è stato salutato con grande affetto da parte di tantissimi tifosi. Impossibile non essere contenti del ritorno nella massima serie di una squadra che negli anni Novanta ha prodotto diversi giocatori interessanti. E anche quest’anno, con una salvezza ottenuta molto prima della fine del campionato, a dispetto di quanto pronosticato da tanti appassionati che puntano su casino online di Casino777, la stagione è stata decisamente positiva.

Tornando un po’ indietro nel tempo, provando a ricordare l’ultima apparizione della Salernitana nel massimo campionato e uno dei suoi grandi protagonisti, ovvero Marco Di Vaio. Un bomber che è nato con il sangue nel gol, in grado di tirare fuori dal cilindro delle giocate imprevedibili. Di Vaio è stato uno dei migliori della sua generazione e nel suo destino era già scritto l’approdo in una squadra: diventare protagonista al pari di stelle come Trezeguet e Del Piero, è stato un grande traguardo.

Di Vaio, pilastro di una generazione con il fiuto del gol

Non c’è molto da girarci intorno. Attualmente la Nazionale italiana non può certo contare su un’ampia proposta di bomber e di attaccanti di alto livello. Gli anni Novanta, invece, hanno portato in dote uno scenario e una generazione totalmente differenti. E anche Di Vaio era uno dei migliori in una scuola di attaccanti che si è tolta grandissime soddisfazioni.

L’obiettivo e la ricerca del gol, nello stile di gioco di Di Vaio, andavano di pari passo con altre due caratteristiche tecniche molto interessanti. Da una parte la capacità di eseguire dei movimenti in maniera estremamente rapida e, dall’altra, l’abilità nel riuscire a essere pericoloso calciando praticamente da ogni zolla dalla trequarti offensiva in avanti.

Un centravanti che si è costruito da solo, che ha mostrato una varietà di conclusioni che lascia senza parole. Romano, nato nel 1976, il merito di averlo lanciato in prima squadra quando giocava alla Lazio è stato indubbiamente di Dino Zoff, che lo fece debuttare pure nelle coppe europee. Poi arrivano i prestiti in giro per l’Italia: prima al Verona, nella serie cadetta, poi il Bari, nella massima serie, dove però non lascia molto il segno, anche per il poco spazio avuto a disposizione.

Così, la Lazio sceglie la via della cessione e Di Vaio riscontra l’interesse della Salernitana. Cinque miliardi per il trasferimento del bomber romano in Campania. Con Delio Rossi in panchina, tutto cambia: Salerno è la dimensione ideale anche per lui, che nell’anno di B segna 21 reti in 36 match, contribuendo alla vittoria del campionato e alla promozione.

Un record eguagliato anche da Boulaye Dia

Nel giorno in cui tutta Napoli pensava di festeggiare ci ha pensato Dia a spegnere l’entusiasmo di tutto lo stadio. Una stagione decisamente oltre ogni più rosea aspettativa. Il suo record di reti fa decisamente impressione, con un bottino da vero bomber. Sono 15 i gol messi a segno dal centravanti della Salernitana, che ha stracciato il primato appartenente a Di Vaio, che di reti ne aveva messe a segno ben 12.

Tra le altre cose, è giusto mettere in evidenza come Dia è uno dei prospetti più interessanti del nostro campionato. Diverse big gli hanno messo gli occhi addosso e non si tratta solo di squadre della Serie A. insomma, il futuro del calciatore senegalese potrebbe anche essere lontano dall’Italia. Il rapporto tra tiri e gol fa davvero impressione ed è uno dei migliori in questa statistica in tutto il Vecchio Continente. Una stagione che lo lancia nel calcio che conta, con 12 reti in 31 partite, e la storica rete che significa vittoria sulla Juventus il 2 maggio del 1999.