Da Salerno a Bergamo per portare, in giro per l’Italia, la cultura della vera pizza napoletana e della Pascalina, il progetto dell’Istituto Nazionale Tumori Ircss Fondazione G. Pascale che mira alla diffusione di un comportamento sano e attento ad una corretta alimentazione e che sostiene progetti di ricerca nella lotta contro il tumore. Attilio Cannizzaro, dopo aver abbassato definitivamente la serranda della sua pizzeria, in via Salvatore Calenda, a Salerno città, si è trasferito nel bergamasco. Pizzaiolo da oltre 10 anni, dopo aver lavorato in giro per l’Italia e l’Europa, passando per Perugia, Roma, Londra, Monaco, Costiera Cilentana e Salerno, ha deciso di dare una svolta alla sua vita. Così, il trasferimento a Lovere, comune del bergamasco per dare un futuro migliore alla sua famiglia. “Ho girato in lungo e largo l’Italia e l’Europa dove ho lavorato come pizzaiolo, portando sempre in alto la cultura della vera pizza napoletana, prima di decidere – con mia moglie – di trasferirci a Lovere, un posto più tranquillo, pieno di vita, turismo e con luoghi stupendi da visitare, per dare un futuro migliore ai nostri due figli – ha raccontato Attilio Cannizzaro – Ora, aprirò una nuova pizzeria proprio per portare avanti la mia attività lavorativa in uno dei luoghi più belli dell’Italia”. Oggi, Attilio Canizzaro è alla ricerca di un locale idoneo, che rispecchi in toto le sue aspettative e i suoi desideri e per poter esprimere al meglio il suo modo di vivere la pizza. Nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza Covid, infatti, continua la sua ricerca per aprire, in tempi brevi, la sua prima attività lavorativa in provincia di Bergamo. Tra le prime pizzerie salernitane a sostenere il progetto dell’istituto Pascale La sua pizzeria è stata tra le prime ad aderire al progetto dell’Istituto Pascale che, con la sua pizza Pascalina, che ha visto il coinvolgimento della direzione scientifica del Pascale, guidata dal dottor Paolo Delrio, per permettere alla ricerca nella lotta contro il tumore di proseguire speditamente. Mangiando una “Pascalina“, acquistata in una delle pizzerie aderenti, un euro verrà devoluto alla ricerca condotta dall’istituto Pascale che, ogni anno, pubblicherà i report sui risultati conseguiti.
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