Filippo Pio Bisaccia
Come anticipato da le Cronache il Pd è tornato sui propri passi. E oggi, si dice, potrebbe uscire il nome nuovo. Si rende conto di quello che avevamo scritto fin dall’inizio e che cioè Bartolo Pagano non riscuoteva grande seguito e rinuncia alla sua candidatura a sindaco e torna a cercare un accordo con la maggioranza uscente che fa capo a Giovanni Maria Cuofano. In verità più che al sindaco uscente, la strategia politica è sempre stata appannaggio del padre di Giovanni Maria Cuofano, cioè quel Pasquale Cuofano che da circa quaranta anni ha segnato la vita politica in Provincia di Salerno e anche a Nocera Superiore. Checchè se ne voglia dire, la vera anima delle liste che per due volte hanno portato alla vittoria Giovanni Maria Cuofano è sempre stato Pasquale Cuofano e ancora oggi il detentore ufficiale delle sei liste della maggioranza uscente è materialmente ancora lui. Un evergreen che in quanto a strategia non ha nulla da invidiare a nessuno e la cui immagine non è mai stata appannata dal sindacato del figlio. Tornando al Pd e a Bartolo Pagano la vera figura non proprio bella l’ha fatto il sindaco della vicina Nocera Inferiore, Paolo Di Maio, vero sponsor di Bartolo Pagano ma che poi non è riuscito a sostenere il suo collega avvocato nella formazione delle liste. Un po’ come è successo a Nocera Inferiore. Senza l’appoggio di Manlio Torquato l’attuale sindaco di Nocera Inferiore, proprio Paolo Di Maio, probabilmente non sarebbe mai stato eletto primo cittadino. Ma ora la partita si sposta a Nocera Superiore. Il Pd fa marcia indietro e cerca una intesa con la maggioranza uscente. Probabilmente dovrà confluire in una delle liste civiche che sta preparando Pasquale Cuofano. Ma in quelle liste civiche, qualcuna, ospiterà anche candidati sponsorizzati da esponenti del centro e della destra. Saranno liste trasversali che troveranno un solo handicap: la mancata decisione del sindaco uscente sul nome del suo successore. L’indecisione di Giovanni Maria Cuofano potrebbe essere il vero vantaggio dei suoi alleati. Anche perché non si capisce come mai dieci anni non siano bastati al sindaco uscente per decidere su chi puntare per la sua successione. Si parla della madre, Raffaela D’Acunzi, ma anche di Paolo Sessa, Veronica Avella, Michele Genco, Maria Jose Vigorito e Enrico Esposito. Una indecisione, quella del sindaco Cuofano, che sta indirettamente favorendo l’unico candidato veramente già in corsa, Gennaro D’Acunzi. Il neurochirurgo stimato da una folta fascia di popolazione è già da qualche mese in campagna elettorale e chiunque sarà il candidato della maggioranza uscente dovrà ora procedere a rincorrerlo per recuperare il tempo perso. Sui social si parla incessantemente anche della candidatura dell’ex sindaco Gaetano Montalbano che scenderebbe in campo sotto il vessillo di Forza Italia. Per lui vale lo stesso discorso del Pd. Certo Montalbano conta personalmente molti più voti di quanti ne conterebbe Bartolo Pagano, ma Forza Italia non ha un grande seguito nel paese. Montalbano sarebbe molto più attrattivo se intorno a lui si coalizzasse l’intero centrodestra, cosa alquanto improbabile in quanto FdI almeno ufficialmente viene data in appoggio alla candidatura di Gennaro D’Acunzi. Insomma al momento l’unico candidato certo giàò in campagna elettorale è Gennaro D’Acunzi, Bartolo Pagano esce di scena, Montalbano sta verificando le alleanze e Giovanni Maria Cuofano sfoglia ancora la margherita. Cosa succederà tra qualche giorno non è dato saperlo, ma di certo come nel ciclismo c’è un candidato in fuga, Gennaro D’Acunzi, e sta agli altri, ora, andare a riagguantarlo.