di Arturo Calabrese
Cosimo Adelizzi è il candidato per la Camera dei Deputati nel collegio proporzionale per le province di Salerno e Avellino. «Vogliamo proseguire nella linea tracciata dal governo Draghi – dice il parlamentare uscente – portare avanti i provvedimenti che sono stati bloccati per via delle decisioni scellerate di Conte, Salvini e Berlusconi.
Onorevole Adelizzi, la campagna elettorale va verso il suo termine. Come è andata e quali sono le sensazioni?
“Ho delle ottime sensazioni. La determinazione di Luigi Di Maio, insieme al nostro programma frutto dell’esperienza che tutti noi di Impegno Civico abbiamo maturato nel corso di questa legislatura in Parlamento, sta creando entusiasmo sui territori e giorno dopo giorno lo percepisco sempre di più. Saremo la sorpresa di queste elezioni, supereremo la soglia di sbarramento e sono convinto che andremo anche oltre il 5%. Mi dispiace soltanto per il fatto che questa campagna sia stata caratterizzata troppo spesso da attacchi e polemiche, a volte davvero intollerabili. I cittadini al contrario a me hanno sempre voluto parlare dei problemi veri del Paese. Invece alcune forze politiche sembrano avere interesse ad alimentare un clima di odio che ha portato ad esempio, nei giorni scorsi, a una violenta aggressione ai danni di alcuni giovani volontari che presidiavano un gazebo di Impegno Civico a Napoli. Mi auguro che adesso vogliano smorzare i toni e garantire, tutti quanti, un clima pacifico negli ultimi giorni di campagna elettorale. Impegno Civico non ha mai partecipato a polemiche e strumentalizzazioni, ha sempre messo al primo posto i temi e le proposte per il Paese. Sono convinto che i cittadini lo abbiamo capito, i feedback che abbiamo ricevuto dalle persone incontrate in questi giorni ci lasciano ben sperare”.
Dopo l’addio al Movimento 5 Stelle, è cominciata una nuova avventura con Impegno Civico. Quali saranno l’apporto e l’impegno di questo partito?
“Dopo la lunga avventura con il MoVimento 5 Stelle, che ci ha visti protagonisti di molti risultati ottenuti, siamo stati costretti ad abbandonare quel progetto nel momento in cui sono stati anteposti gli interessi personali e di partito a quelli del Paese. Impegno Civico ha le idee ben chiare e intende proseguire sulla strada delle riforme, lasciando agli altri le chiacchiere e le polemiche. Vogliamo proseguire nella linea tracciata dal governo Draghi, portare avanti i provvedimenti che sono stati bloccati per via delle decisioni scellerate di Conte, Salvini e Berlusconi. Vogliamo aiutare imprese e famiglie azzerando l’Iva sui beni alimentari e di prima necessità, tagliando l’80% delle bollette con il decreto Taglia Bollette, introducendo finalmente un salario minimo ed equo per i lavoratori e un equo compenso per i professionisti. Inoltre, vogliamo restare nella Nato e in Europa, lavorare per ottenere un tetto massimo al prezzo del gas e completare il lavoro sul Pnrr”.
Quali sono le emergenze del Suo collegio?
Il mio collegio comprende un territorio molto vasto, ricco di storia e di potenzialità di sviluppo. E’ vero, ci sono anche notevoli criticità, ma sono tutte superabili con la collaborazione istituzionale e con politiche mirate, a partire dal Pnrr. La sanità è la prima emergenza da affrontare. Benché il sistema sanitario abbia affrontato al meglio lo stress legato alla pandemia, grazie ai nostri ospedali che si sono retti sulla dedizione dei nostri medici, degli infermieri e del personale paramedico, non vi è giorno, da mesi a questa parte, che non arrivi la comunicazione di un sindacato per denunciare la grave carenza di personale che mette a repentaglio il diritto alla salute dei cittadini, che è un diritto inalienabile. Impegno civico propone allora come prima soluzione l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alle facoltà di medicina e l’introduzione di incentivi per i medici e primari che scelgono di mettere le loro competenze al servizio del nostro territorio. Poi c’è l’emergenza lavoro, che va affrontata proseguendo sulla strada degli investimenti e della crescita economica, soprattutto del Mezzogiorno e delle aree interne. Per riuscire nell’impresa è fondamentale potenziare, costruire e ammodernare le infrastrutture”.
Salerno e la sua provincia sono definiti dai più come “feudi” del Pd, di De Luca e dei suoi. Come ha governato il Partito Democratico e quali sono i risultati nei campi della sanità, della viabilità, della scuola, del lavoro?
“I nostri concittadini hanno strumenti, capacità ed esperienza per poter giudicare l’operato di chi li rappresenta e trovo sconveniente ridurre la loro presenza sul territorio a quella di vassalli. Dopo tutto, stiamo tornando alle urne e il popolo è sovrano, sempre. Chiunque sia al governo di una città, di una Regione o ricopra un ruolo di rappresentanza in Parlamento si assume delle grandi responsabilità. Quel che è certo è che nessuno ha la bacchetta magica: i risultati si raggiungono con pazienza, con ascolto, con programmazione e con gioco di squadra. Noi di Impegno Civico con Luigi Di Maio siamo una forza giovane, ma abbiamo tutto quel che serve per tracciare un nuovo corso che ci permetta anche di porre rimedio ad alcuni errori di valutazione del passato”.
La questione ambientale su Salerno è molto seria: le Fonderie Pisano sono al centro da anni del dibattito politico. Qual è la situazione e cosa si può fare a livello parlamentare?
“La questione è molto rilevante e riguarda non solo l’economia e tutti gli aspetti legati alla salute dei cittadini, intesa in senso stretto, ma anche il delicato ecosistema dei nostri territori. Tutto ciò che si poteva fare a livello parlamentare in questa legislatura è stato fatto, e io sono stato il primo ad interessarmi di questa problematica presso il Ministero dell’Ambiente. All’allora Ministro Costa chiesi con particolare convinzione di costituirsi parte civile nell’ambito del processo in corso. Adesso, venendo ai giorni nostri, anziché tentare in ogni modo di spostare gli impianti di produzione a Buccino, individuazione completamente inopportuna, bisogna fare in modo che l’attenzione resti alta e organizzare una discussione seria tra tutti gli Enti in modo da fare squadra e risolvere la faccenda in maniera definitiva”.
In questi giorni, il ministro Luigi Di Maio è stato nei territori. Cosa hanno chiesto gli elettori?
“Sono molte le preoccupazioni che in questo periodo gravano sulle spalle degli italiani. L’incremento dei costi delle bollette è quella più insistente. Imprese e famiglie non sanno come venirne a capo. Luigi Di Maio ha proposto il decreto Taglia Bollette. Con questo decreto, lo Stato pagherà l’80% delle bollette delle famiglie del ceto medio e in povertà e di tutte le imprese, dalla piccola attività alla grande azienda, fino alla fine dell’anno. Nel frattempo bisognerà assolutamente ottenere in Europa il tetto massimo al prezzo del gas. Altro annoso problema è quello dei giovani che, pur volendo costruire la propria indipendenza, sono costretti, per mancanza di fondi, a trovare delle soluzioni provvisorie. Anche qui Impegno Civico è intervenuto con una soluzione che può davvero fare la differenza: Mutuo ZAC, che sta per ‘zero anticipo casa’. Per tutti gli under 40 metteremo a disposizione un fondo grazie al quale lo Stato versa alla banca l’anticipo, che poi l’acquirente restituirà a rate e senza gli interessi. Così ci si potrà comprare una casa con la garanzia statale al 100% e senza dover versare un anticipo che spesso non si ha”.
Appello al voto: perché votare Impegno Civico?
“L’unico voto utile in questo momento è il voto alla coalizione in cui c’è Impegno Civico, perché siamo gli unici che possono battere la coalizione di Salvini, Meloni e Berlusconi. In questo momento l’Italia ha a disposizione oltre 200 miliardi di euro da spendere, c’è il serio rischio di perderli se ci isoliamo in Europa andando dietro alle ultradestre e non ce lo possiamo permettere. Ricordo che il Sud deve spendere il 40% dei fondi del Pnrr, oltre ai fondi di sviluppo e coesione e i fondi del Patto per Napoli, un’occasione enorme. Inoltre questa destra ha dimostrato di non avere alcuna idea su come risolvere le urgenze del Paese, sono divisi su tutto, dalla crisi energetica alle sanzioni alla Russia. Possiamo vincere, ma per riuscirci non sarà utile votare per i partiti che corrono da soli. Significherebbe soltanto fare un favore alla Meloni”.