di Pina Ferro
Il Giudice per le indagini Preliminari del tribunale di Salerno, Alfonso Scermino tra mercoledì e giovedì, dovrebbe sentire il sindaco di Eboli Massimo Cariello, arrestato l’altro ieri dagli uomini della Guardia di finanza con l’accusa di di corruzione e abuso d’ufficio. Massimo Cariello, comparirà dinanzi al Gip, insieme all’avvocato di fiducia Costantino Cardiello. L’interrogatorio di Cariello, ristretto agli arresti domiciliari, dovrebbe essere fissato domani. Intanto, già nella giornata di venerdì, il prefetto di Salerno, Francesco Russo, per gli effetti della Legge Severino ha disposto la sospensione dalla carica del primo cittadino ebolitano, rieletto con oltre l’80% dei voti il 21 settembre scorso: al suo posto, sarà il vice Luca Sgroia ad esercitare il ruolo di sindaco. Giovedì prossimo è in programma, il primo Consiglio comunale post elezioni. Intanto, spuntano nuovi dettagli e retroscena dell’indagine condotta dal sostituto procuratore Francesco Rotondo. L’inchiesta vede tra gli altri anche il coinvolgimento di altri indagati: ad Eboli, il consigliere comunale 69enne Giuseppe La Brocca, il dipendente comunale 49enne Emilio Grippa, l’ingegnere 62enne Agostino Napoli, oltre all’ingegnere 63enne Francesco Siano di Fisciano, ai fratelli imprenditori Roberto Birolini 42enne di Altavilla Silentina e Simone Birolini 48enne di Seriate (Bg). L’intera inchiesta è stata supportata da numerose intercettazioni ambientali e telefoniche. Il cellulare di Cariello, attraverso il software Trojan, ha fornito numerosi elementi agli investigatori. Nel corso dell’attività di intercettazione sono state captate conversazioni tra Massimo Cariello con Vincenzo D’Ambrosio e Annamaria Sasso entrambi in servizio quali pubblici ufficiali componenti della commissione esaminatrice della procedura selettiva per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato e pieno di due posti di educatori di asilo nido bandito dal comune di Eboli. Nelle conversazioni il sindaco indicava espressamente ai commissari della procedura il contenuto della graduatoria finale da stilare all’esito del predetto concorso facendo in modo che il giudizio della commissione ai suoi deideri. I n cambio Cariello promise ai commissari, dipendenti comunali, decisioni a loro favorevoli nel futuro organigramma del Comune, allidendo ai trasferimenti più soddisfacenti per i medesimi. Per gli inquirenti “la corruzione contestata si compediava di “promesse reciproche”. Il volere del primo cittadino fu rispettato. Infatti, con determinazione – registro generale numero 3007 del 27/12/2019, registro settore numero 111 del 27/12/2019 l’area Apo personale approvava la graduatoria definitiva di merito. Risultavano vincitori della selezione pubblica Giusi Teresa Botti con il punteggio di 61.20 e Maria Rosaria Scarpa con 59.93. Per quanto concerne Maria Rosaria Scarpa sottraendo dal voto finale (59.93) il punteggio di 29.93 derivante dalla somma della valutazione dei titoli pari a 1.93 e del voto dell’elaborato scritto pari a 28 si otteneva come votazione della prova orale 30; proprio quello richiesto da Cariello ai due membri della commissione per fare in modo che la stessa candidata si collocasse al secondo posto della graduatoria. Successivamente, le indagini portano ad accertare che le due concorrenti erano figlie di persone legate a Massimo Cariello. Maria Rosaria Scarpa si collocò al secondo posto della graduatoria, come voleva Cariello, Maria Cristina Aragona si collocò al quinto posto. Una posizione che non le dava la possibilità di una immediata assunzione, che invece sarebbe potuta essere effettuata in seguito con lo scorrimento della graduatoria per la copertuta di posti vacanti. Gli inquirenti hanno accertato che Maria Rosaria Scarpa è la figlia del responsabile dello staff del sindaco e del settore Progetti innovativi del Comune di Eboli in servizio fino al 2017. Mariacristina Aragona è la figlia dell’attuale usciere del comune di Eboli e autista personale del sindaco Massimo Cariello.