di Andrea Pellegrino
La delibera è stata pubblicata e così come anticipato ieri su queste colonne, Coscioni è stato nominato primario facente funzioni al “Ruggi d’Aragona”. Guiderà una struttura della cardiochirurgia, reparto sdoppiato con il nuovo atto aziendale recentemente approvato. Così il consigliere politico alla sanità del presidente della Regione Campania è diventato primario grazie alla stesura di un atto aziendale approvato dal manager Nicola Cantone, nominato all’azienda universitaria ospedaliera da Vincenzo De Luca. Ma per il governatore, intervenuto sulla vicenda a Radio Kiss Kiss, «Ci sono i titoli. Io penso che chi ha i titoli gli incarichi li ha, chi non ha titoli non li ha». E, a quanto pare, Coscioni, dalla sua, non mollerà il “doppio incarico”. Insomma nessuna dimissione, nonostante la bufera politica che si è sollevata all’atto dell’annuncio. Ed anche presso la struttura di via San Leonardo, l’aria sarebbe pesante. Stamattina ci sarà un riunione per l’organizzazione delle nuove strutture cardiologiche. C’è da ridistribuire il personale medico e non, per la gestione di un reparto quasi «fotocopia». Chiedono le dimissioni di Coscioni da consigliere politico alla sanità, i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle. «E’ molto più chiaro il disegno e il vero concetto che ha il presidente De Luca della sanità pubblica: un poltronificio dove ricollocare i suoi più fidati amici e collaboratori, poco importa se indagati. E’ il caso della fresca nomina di Enrico Coscioni, consigliere alla sanità del presidente, a primario del neo reparto di cardiochirurgia dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno – dice Valeria Ciarambino – De Luca per mesi ha criticato il piano ospedaliero del commissario alla sanità, ma stranamente lo scandaloso sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia del Ruggi d’Aragona lo trova d’accordo – sottolinea Ciarambino – anche il M5S ha attaccato il piano ospedaliero ma solo e unicamente per tutelare i cittadini campani e il loro diritto alla salute, non certo per strappare favori per gli amici». «Lo sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia previsto dal nuovo piano ospedaliero è un caso unico in Italia, che aveva già fatto gridare allo scandalo tutti gli operatori della sanità – sottolinea Ciarambino – anche era sorto più di qualche dubbio che fosse un vestito cucito su misura, visto che il consigliere alla sanità del presidente è un salernitano ed è un cardiochirurgo». «La ciliegina sulla torta è rappresentata dal fatto che per bypassare anche la legge sulla nomina dei primari, che prevede un concorso pubblico – fa notare il capogruppo – addirittura è stato utilizzato l’escamotage di collocare Coscioni come sostituto primario della neo seconda cardiochirurgia». «Con De Luca siamo gli zimbelli d’Italia – evidenzia Ciarambino – si smembrano gli ospedali, si chiudono i pronto soccorso, si chiudono i reparti essenziali e non si garantisce più il diritto alle cure dei campani». Chiede, invece, a Coscioni di rinunciare dall’incarico di primario, Gaetano Amatruda, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia: «Lo diceva Andreotti, ‘a pensar male si fa peccato ma molto spesso si indovina’. Lo sdoppiamento del reparto di cardiochirurgia al Ruggi di Salerno un errore. Lo hanno sottolineato tutti gli esperti. Il timore che servisse solo ad accontentare il consulente di De Luca, Enrico Coscioni, si trasforma in realtà. Coscioni, che è persona seria e dalle grandi qualità, rinunci all’incarico al Ruggi e prenda le distanze così dal metodo De Luca. Sarebbe – sottolinea – una scelta intelligente che toglierebbe dall’imbarazzo anche il direttore Cantone. La sanità si governa con equilibro e competenza e Vincenzo De Luca, che gridava ‘fuori la politica dalla sanità’, sta mettendo in campo le peggiori pratiche», conclude Amatruda.