Cosa piantare in primavera: i consigli - Le Cronache Attualità
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Cosa piantare in primavera: i consigli

Cosa piantare in primavera: i consigli

di Raffaella D’Andrea

 

 

La primavera è un invito a tornare con le mani nella terra. È la stagione in cui si può progettare un orto, anche solo in vaso, capace di regalare frutti saporiti, colori intensi e grande soddisfazione in estate. Coltivare è un gesto che rigenera, una pratica terapeutica che riconnette con i ritmi naturali e aiuta a rallentare, ritrovando il piacere della cura quotidiana, è un atto d’ amore e pazienza. Puntare su ortaggi stagionali è il primo passo per avere successo. La primavera è il momento ideale per seminare o trapiantare pomodori, zucchine, fagiolini, insalate, melanzane, peperoni e poi basilico, prezzemolo e tante altre aromatiche. Piante che, con il giusto sole e qualche attenzione, daranno frutti gustosi per tutta l’estate.

Ma come orientarsi tra le tante varietà e scegliere quelle più adatte al nostro clima e al nostro spazio? L’aiuto di un esperto fa davvero la differenza.

Per capire meglio cosa piantare in primavera e quali attenzioni dedicare al proprio orto, abbiamo fatto qualche domanda ad Antonella del Gaiso, che porta avanti con passione la storica attività di famiglia “Famasele del Gaiso” a Bivio Pratole un vero punto di riferimento per chi ama il verde.

Antonella quali sono le piantine e le semenze più richieste in primavera per avere un giardino o un orto rigoglioso in estate?

“L’orto primaverile si caratterizza per la presenza di molteplici varietà. Al di là delle insalate, presenti praticamente tutto l’anno, il re indiscusso è il pomodoro in tutte le sue forme. Lungo da industria, tondo, ciliegino e datterino. Poi ci sono le zucchine e le zucche, i meloni e le angurie e ovviamente melanzane e peperoni. Un’esplosione di colori, arricchita dal profumo del basilico e di tutte le aromatiche”.

Ci sono varietà particolarmente adatte al nostro clima o che consiglierebbe per la loro resistenza e produttività? 

“Sicuramente le varie tipologie di pomodoro, che oggi presentano diverse resistenze alle virosi e alle varie malattie diffuse nel periodo primaverile ed estivo, e le varie specie di melanzane. Ma chi ha voglia di coltivare il proprio orto ha la possibilità di scegliere tantissime altre varietà”.

Quali accorgimenti bisogna adottare nella fase di semina e trapianto? 

“Anzitutto una concimazione preventiva del terreno. Dopo il trapianto delle piantine dall’alveolo al pieno campo, bisogna effettuare trattamenti specifici che evitano il proliferare di funghi, marciumi e altre malattie”.

Ci sono piante utili per tenere lontani gli insetti o per favorire la biodiversità?

“Sì, piante officinali come lavanda e rosmarino sono utilissime contro gli insetti dannosi. Anche le cipolle, inserite tra le altre colture, aiutano a proteggerle in modo naturale”.

Quali sono gli errori più comuni che vede fare ai clienti? 

“Pensare che non procedere a trattamenti e concimazioni renda le piante più sane. L’uso corretto di concimi e prodotti naturali è invece essenziale per ottenere un raccolto sano e abbondante”.

Ci sono nuove varietà da tenere d’occhio quest’anno?

“Quest’anno stiamo proponendo la zucca delica, che si sta facendo strada sul mercato italiano. Ha un sapore eccellente e una resa davvero interessante”.

E per chi è alle prime armi?

“Non esistono piante facili o difficili esiste la passione e la cura. Senza queste, anche la pianta più resistente può non farcela”.

I cambiamenti climatici stanno influenzando le coltivazioni?

“La campagna primaverile si è allungata e alcune varietà vengono coltivate fino a piena estate. Pomodori e zucchine però sono più soggetti a virosi, quindi è importante lavorare con piante selezionate e attuare buone pratiche di prevenzione”.

State valorizzando varietà antiche o autoctone?

“Sì, ogni anno riproponiamo le “quarantine”, antichi pomodori che richiedono pochissima acqua, grazie ai semi custoditi da anziani contadini della zona”.

Qual è il vantaggio principale del coltivare da sé?

“La soddisfazione. Mangiare un ortaggio coltivato con le proprie mani ha un gusto diverso. E poi la freschezza nessun banco di supermercato potrà mai restituire il sapore di un pomodoro appena colto”.

E se non sai da dove iniziare, passa da chi da sempre coltivi sorrisi oltre che piantine Famasele del Gaiso è un’attività di quartiere che profuma di buono, perché non è solo un punto vendita di piantine e semi, è un luogo che conserva il calore delle attività di una volta, dove ci si ferma per un caffè, una chiacchiera e, sempre, un consiglio. Aperta da papà Francesco oltre cinquant’anni fa, oggi Antonella porta avanti la tradizione con competenza e passione, offrendo ai clienti molto più che un semplice prodotto un’esperienza fatta di ascolto, attenzione e amore per la terra.

Coltivare un orto, anche sul balcone, è un modo semplice per tornare in contatto con i ritmi naturali, mangiare meglio, risparmiare e, soprattutto, stare bene.