di Andrea Pellegrino
Clima da ultimo giorno di scuola e soprattutto clima elettorale. Il Consiglio comunale di Salerno ha perduto le sue vecchie abitudini, quando si scattava in piedi all’entrata di Vincenzo De Luca. Oggi ci si sbraca di più, anche sugli orari, con la seduta di ieri mattina partita con un’ora di ritardo. Approvati tutti i punti, eccezion fatta per un odg ritirato (variazione al Puc), poco dopo le 12 i lavori erano terminati, con tanto di scambio di auguri di Natale. Il nuovo appuntamento, ora, al prossimo anno, quando ci sarà da approvare il bilancio di previsione, l’ultimo di questa consiliatura, prima di aprire le urne a giugno per il rinnovo di sindaco e Consiglio comunale.
La variazione di bilancio
Approvata con i soli quattro voti contrari (Zitarosa, Stasi, Adinolfi e Celano) l’ultima variazione di bilancio. Astenuti Cammarota e Paky Memoli. «Registriamo – dice Roberto Celano – un ulteriore indebitamento delle casse comunali. E’ stato contratto un nuovo mutuo per pagare i debiti verso imprese e fornitori. Debito che pagheremo per i prossimi trenta anni». Numeri alla mano, Celano spiega: «Trenta milioni sono stati iscritti in questa variazione e si aggiungo ai 200 milioni già richiesti alla Cassa depositi e prestiti negli anni passati per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso i fornitori». A ciò, prosegue, «aggiungiamo 150 milioni di disavanzo nel corso del riaccertamento dei residui. Totale: 350 milioni, ossia 12 milioni all’anno che il comune pagherà». Poi, dice ancora Celano: «Balza agli occhi la cifra di 480 milioni come oneri straordinari. A che servono?». Ed, infine: «Leggo sempre dalle carte di quest’ultima variazione che sono stati cancellati 600 mila euro che sarebbero dovuti arrivare dalla Regione Campania per il fondo destinato ai disabili».
Le partecipate
Via libera anche al piano di razionalizzazione delle società partecipate. Tra queste si dismette la “Salerno Patrimonio”. «Ricordo – dice il consigliere comunale di Forza Italia Raffaele Adinolfi – la mia storica contrarietà verso la società di cartolarizzazione. Oggi apprendo che la “Salerno Patrimonio” viene cancellata. Bene, solo che mi accorgo che i 100mila euro utilizzati dalla società (eccezion fatta per le spese di registrazione, circa un migliaio) sono serviti esclusivamente per il pagamento degli amministratori». In liquidazione anche Salerno Irno service e Metanauto mentre le società «Salerno mobilità», «Salerno solidale» e la parte delle pulizie di «Salerno pulita» saranno accorpate nella holding di «Salerno energia».
La norma «salva box pertinenziali»
Modifiche approvate anche al regolamento edilizio comunale. In particolare va via la norma che prevedeva il vincolo della distanza per i box pertinenziali. «Posso avere una unità immobiliare a Mercatello e standard di parcheggio al Teatro Verdi», sintetizza l’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio.
Scontro su «Salerno Mobilità»
Alza il tiro su Salerno Mobilità e sul nuovo affidamento di servizi, il consigliere comunale di Forza Italia Peppe Zitarosa che dice: «Allo stato non sappiamo ancora quanto ci costa questa società. Secondo i calcoli, Salerno Mobilità non incassa ma ci perde. In altre città la società di parcheggi fanno fare soldi alle pubbliche amministrazioni, qui no».