di Andrea Pellegrino
Quasi nove milioni di euro da ripianare. Si chiude così il bilancio consuntivo del 2016 del Comune di Salerno approvato dalla giunta comunale ed ora all’esame delle commissioni prima di approdare in aula consiliare. In aumento, rispetto al 2015, la pressione fiscale. Lo scorso anno, infatti, i salernitani hanno pagato circa 30 euro in più. Così a fronte di 1.266,50 euro, nel 2016 la pressione fiscale è stata pari a 1.290 euro. Grava pesantemente il teatro Verdi di Salerno, nonostante i fondi stanziati dalla Regione Campania di Vincenzo De Luca. Infatti le casse comunali ci hanno rimesso 2milioni e 500mila euro. In totale il Massimo cittadino nel 2016 ha speso 6 milioni e 600mila euro. Ancora gli impianti sportivi: a fronte di una entrata di 500mila euro, la spesa è stata di 2 milioni e 646mila euro, con il Comune che ci ha rimesso, dunque, 2 milioni e 152mila euro. Pochi incassi anche per la mensa scolastica: qui le casse comunali hanno pagato 3 milioni e 770mila euro circa. Il conto totale, riferito ai servizi a domanda individuale, vede una uscita dal Comune di 10 milioni di euro. In media il comune spende 46. 791 euro a dipendente. La spesa del personale per il 2016 è stata di quasi 53 milioni di euro. Sfiorano i 70mila euro le spese di rappresentanza, dunque per cerimonie e convegni che si sono svolte durante lo scorso anno.
All’appello mancherebbero invece 80 milioni di pagamenti verso terzi. A fronte, infatti, di una spesa corrente impegnata di 182 milioni di euro, le casse comunali hanno provveduto a saldarne solo 106 durante lo scorso anno. Indici in aumento, invece, per quanto riguarda la tassa di soggiorno. Rispetto ad una previsione di 380 mila euro, il Comune ne ha incassati 442mila euro. Resta elevato l’ammontare del fondo vincolato, rispetto ai crediti di dubbia esigibilità (152.326.220,34) e alle spese legali (10 milioni circa di accantonamento). Somme che hanno fatto chiudere con il segno negativo il bilancio consuntivo del Comune di Salerno.