Andrea Pellegrino
I l comune di Agropoli sostanzialmente conferma quanto scritto ieri mattina su queste colonne. Che le ecoballe blocchino completamente lo Stir di Battipaglia è esagerato ma che contribuiscano a fermare i conferimenti è una certezza. Così come, se fino a ieri la forma era dubitativa, ora è lo stesso Comune di Agropoli a confermare. Si conferma che una Rti ha presentato come offerta migliorativa lo smaltimento delle ecoballe presenti nell’ex discarica di Gorgo. Che il codice Cer mostra chiaramente che si tratta di rifiuto non trattato che non può essere trasferito fuori regione ma così come è non può manco essere conferito nel termovalorizzatore di Acerra che riceve rifiuti dal codice Cer 19.12.12. Dunque, che il trattamento delle ecoballe avviene all’interno dello Stir di Battipaglia, contribuendo all’intasamento dell’impianto che sta creando non pochi problemi ai comuni della provincia di Salerno. E che dunque non prende in considerazione un eventuale trattamento delle ecoballe all’interno di strutture private al fine di agevolare i conferimenti pubblici nello Stir di Battipaglia. Dunque prendiamo atto del chiarimento del comune di Agropoli. Non senza, però, preoccupazioni in riferimento alla vicenda rifiuti. Da mesi e mesi su queste colonne lanciamo l’allarme rispetto ad una emergenza che potrebbe essere dietro l’angolo. Anche gli anni bui iniziarono così: con chi minimizzava il problema (sono solo piccole criticità) e chi solleva allarmi poi caduti nel vuoto. Risultato: anni ed anni di emergenze, commissariamento e tutto il resto. Questa volta l’emergenza è anche finanziaria con le società provinciali (a partire da Ecoambiente) che non riescono a garantire i servizi. Il quadro è questo: i Comuni non incassano soldi e non pagano alle società provinciali che a loro volta non riescono a far svuotare gli impianti. Risultato: rifiuti in strada, camion in coda agli Stir e proteste (ancora timide) da parte di amministratori locali e sindaci. Sul piano regionale dei rifiuti non sono mancate le polemiche. Così come gli allarmi rispetto a delle criticità. Ma anche in questo caso è caduto tutto nel vuoto. Infine sulle ecoballe: Renzi, all’atto del trasferimento dei soldi pubblici, chiese a De Luca di smaltirle tutte entro febbraio 2018. Oggi siamo a giugno e su 6 milioni ne sono state smaltite sono 170mila.