di Marco De Martino SALERNO –
Una buona notizia apre la settimana della Salernitana. L’Udinese ha rinunciato al ricorso, che si sarebbe dovuto discutere domani presso il Collegio di Garanzia del Coni, avverso la decisione di far giocare l’incontro previsto lo scorso 21 dicembre alla Dacia Arena e non disputatosi a causa dell’assenza della squadra granata colpita da un focolaio covid che determinò l’ordinanza da parte dell’Asl di divieto di spostamento in un altro comune. Resta dunque confermata la data del 20 aprile prossimo come giorno del recupero del match tra i friulani ed i granata. Una bella boccata d’ossigeno per gli uomini di Davide Nicola, reduci dall’amara trasferta di Roma, che hanno ora la certezza di potersi giocare il primo jolly salvezza grazie al recupero con l’Udinese. Il secondo dovrebbe essere quello con il Venezia: dopo il passo indietro dell’Udinese quasi certamente anche il club lagunare deciderà di lasciar perdere e giocarsi lo scontro diretto all’Arechi il prossimo 27 aprile. SUCCESSO LEGALE I legali del club granata, Chiacchio, Fimmanò e Sica, hanno dunque portato a termine con successo l’ennesima battaglia legale in cui è rimasta coinvolta la Salernitana dall’inizio del 2022 ad oggi. L’Udinese chiedeva, nel ricorso presentato lo scorso 25 marzo “di annullare con rinvio la decisione impugnata, per i motivi indicati nel ricorso, rimettendo la fattispecie alla Corte Sportiva d’Appello Nazionale FIGC, affinché, in diversa composizione, svolga un nuovo esame della questione, con adeguata istruttoria sulla condotta della società Salernitana e sulla inattendibilità della avvenuta prenotazione del charter, nonché sui poteri di conferimento del mandato e sulla validità della procura conferita agli avvocati della Salernitana”. Chiacchio, Fimmanò e Sica hanno presentato una memoria difensiva che ha di fatto sconfessato le tesi degli avvocati del club friulano a supporto del ricorso, come ad esempio i dubbi sulla reale intenzione della Salernitana di effettuare la trasferta ad Udine. LA STRATEGIA I professionisti hanno dimostrato che la prenotazione del volo charter da parte della società, all’epoca dei fatti non ancora diretta da Danilo Iervolino, era la prassi con cui la squadra effettuava le trasferte durante tutta la stagione e che dunque c’era tutta l’intenzione di giocare il match. Dimostrata anche la validità temporale del mandato conferito loro dal nuovo proprietario del club granata. Sconfessati, dunque, entrambi i punti posti all’attenzione del Coni dai loro colleghi di sponda udinese. Un incartamento prodotto per la prima volta subito dopo che l’Udinese si era rivolta al Coni per riottenere il 3-0 a tavolino, con la società friulana che, nello spiegare ieri la decisione di recedere dal reclamo, ha provato a giustificarsi sottolineando che se questa documentazione così dettagliata fosse stata presentata prima dai legali granata, il loro ricorso non sarebbe mai stato presentato. Dunque, Udinese-Salernitana si gioca, con la Lega che in giornata dovrebbe comunicare l’orario di disputa del match. Vista la concomitanza con le gare di Champions League, il calcio d’inizio alla Dacia Arena potrebbe esserci o nel primo pomeriggio, alle ore 15 o alle ore 16, oppure nel tardo pomeriggio, alle ore 18 o al massimo alle ore 19. Difficile che possa essere fissato nel canonico orario serale delle 20.30 o delle 20.45.