Andrea Pellegrino
«Verificare se ci sono le condizioni per andare avanti o restituire la parola agli elettori». La sintesi dello scorso Consiglio comunale che ha preso atto della sospensione del sindaco Benincasa è racchiusa tutta qui. Se l’opposizione rilancia la possibilità del voto in primavera, la maggioranza prende tempo per incontrarsi e valutare il da farsi. Ed è lo stesso Antonio Borrelli, leader di Campania Libera, gruppo che lo scorso anno ha “salvato” l’amministrazione Benincasa, a chiedere un incontro con il Partito democratico per valutare le prossime strategie. Cauto anche lo stesso Marcello Ci- vale, sindaco facente funzioni, che non esclude un’imminente verifica interna. Il caso è prettamente politico e a scioglierlo dovrebbe essere il Partito democratico, forza di maggioranza relativa che esprime sindaco (oggi sospeso) e gran parte della rappresentanza di governo. Lo sguardo è rivolto al futuro e dunque alle prossime elezioni, quando lo stesso Benincasa – sospensione o no – dovrà lasciare, per legge, la fascia tricolore. Ed i suoi successori – a partire a questo punto da Civale – non mancherebbero all’appello. L’opposizione, dalla sua, arricchita da più di dodici mesi anche da tre fuoriusciti dell’amministrazione Benincasa, chiede che si vada al voto già nella prossima primavera. Al di là dell’aspetto penale e della conseguente applicazione della Severino, «oggi – spiega Alessio Serretiello – manca il fulcro dell’amministrazione. La maggioranza – ricorda – aveva già perso pezzi importanti lo scorso anno». Mario Pagano, ex assessore all’ambiente ed attuale consigliere comunale d’opposizione sostiene: «La sospensione del sindaco implica inevitabili ripercussioni di carattere politico sull’Amministrazione Comunale. Dopo un anno vissuto con non poche fibrillazioni, con stravolgimenti della compagine amministrativa uscita dalle urne nel 2014, questo spiacevole episodio com- porta un ulteriore, pesante, indebolimento dell’Amministrazione, che stavolta perde il perno portante. Nel ruolo di opposizione, però, si è chiamati a pressarvi, a spingervi ad esercitare al meglio il vostro ruolo; ragion per cui, mi “limito” a spingere e pressare la maggioranza a compiere una seria riflessione sul momento». Per Antonella Scanna- pieco, altra ex assessore della giunta Benincasa: «E’ bene che nell’interesse dalla comunità si cali definitivamente il sipario su questa triste commedia a cui assistiamo ormai da troppo tempo. Le dimissioni di Benincasa e dell’ammini- strazione le chiedo da tempo, già il 4 agosto 2016 – prosegue – parlavo di “disastro politico amministrativo” ed ho riaffermato tutto questo quanto si è realizzata l’operazione di puro trasformismo che ha certificato la fine politica della maggioranza udita della urne. Con tale operazione di “puro mercato” è stata tradita e non rispettata la dignità della politica». Fuori dall’aula è Forza Italia, con il coordinatore cittadino Davide Scermino a chie la fine di questa amministrazione: «Temiamo che tutto ciò provochi immobilismo. La maggioranza si regge grazie a due ex sfidanti di Benincasa. Con la sospensione ora del sindaco penso che sia giusto restituire la parola agli elettori di Vietri, siano loro a decidere».