di Andrea Pellegrino
I conferimenti presso l’impianto di compostaggio di Salerno sarebbero stati sospesi dopo la revoca dell’Aia alla Daneco Impianti da parte della Regione Campania. Inoltre l’8 ottobre si sarebbe verificato un incendio presso la struttura. E’ quanto emerge dal verbale di ispezione dell’Arpac presso il sito di compostaggio, già finito al centro dell’inchiesta aperta dall’Anac di Raffaele Cantone e sotto i riflettori della Procura della Repubblica di Salerno. Ed anche dall’ispezione dei tecnici dell’agenzia regionale ambientale emergerebbero delle criticità rispetto alla gestione di quello che fu definito dall’allora sindaco di Salerno – oggi governatore della Campania – “un gioiello”. Al punto da attirare anche il premier Matteo Renzi che alla vigilia delle elezioni regionali visitò l’impianto salernitano.
In merito alla questione delle emissioni in atmosfera, invece, secondo i tecnici dell’Arpac che hanno ascoltato anche il dirigente del settore ambiente del comune di Salerno, Luca Caselli: «all’interno dell’area ricezione e spremitura il sistema di aspirazione collegato al filtro (E1) presenta una discontinuità nella condotta, il punto di emissione E 3 (torcia) non è adeguato alle norme. Gli altri punti non sono provvisti di targhetta identificativa. In merito alla gestione dei reflui, invece: «non è possibile ispezionare lo scarico finale di acque reflue per inaccessibilità dello stesso dovuto alla folta vegetazione presente». Durante l’ispezione per conto della Daneco erano presenti il capo dell’impianto Ernesto Romano e l’ingegnere Luca Palmentieri.