Calato il sipario, lo scorso 29 luglio, sulla XXXV edizione del Premio Charlot, la kermesse ideata e diretta da Claudio Tortora, è tempo di bilanci. A farli lo stesso patron che non nasconde la sua soddisfazione per un’edizione, che come negli anni addietro, ha ottenuto i consensi del pubblico.
“Abbiamo offerto 11 serate all’Arena del Mare, tutte ad ingresso gratuito, più 5 proiezioni cinematografiche al Delle Arti, sempre ad ingresso gratuito. Siamo molto soddisfatti per come è andata questa edizione, che ha richiamato tantissime persone. Abbiamo registrato ben tre sold out, per la serata con Massimiliano Gallo, per quella con Mogol e Vandelli e per quella di Ron. Nelle altre serate, all’Arena del Mare, abbiamo invece registrato una media di 1500 spettatori. Credo, a questo punto, che i numeri parlino da soli, confermando che il Premio Charlot è una manifestazione che piace e che coinvolge i salernitani. Abbiamo cercato di offrire al pubblico spettacoli nuovi, originali, divertenti ed emozionanti. Abbiamo messo su una macchina organizzativa che potesse accontentare le richieste di tutti.”.
Il patron ci tiene però a sottolineare che lo Charlot, o meglio la XXXV edizione è iniziata molto prima…
“In sinergia con i licei della città abbiamo dato il via alla kermesse con una mostra “Charlot e lo Charlot” che per un mese è stata ospitata nel foyer del Teatro Delle Arti e che ha visto in esposizione foto dei momenti più belli di questi 35 anni di premio ed articoli scritti dagli studenti salernitani sulla figura di Charlie Chaplin e sulla nostra kermesse. Una mostra molto particolare, possiamo dirlo, perchè i protagonisti sono stati i discenti salernitani, coloro che saranno il pubblico di domani. Una mostra che è stata apprezzata e che ha registrato un buon numero di presenze”.
Dall’inaugurazione della mostra, alla presentazione del cartellone, fino ad arrivare alle serate all’Arena del Mare…
“Devo dire grazie a tutti i miei collaboratori. Una squadra di uomini e donne fantastici, che hanno lavorato alacremente affinchè tutto potesse andare nel migliore dei modi. Persone che si sono fatte in quattro per risolvere anche quei problemi causati dalle avverse condizioni metereologiche o da guasti tecnici, che avrebbero potuto causare l’annullamento o la sospensione di una o più serate, ma che invece, grazie alla loro prontezza e professionalità, hanno causato solo lievi ritardi nell’orario di chiusura delle serate”.
Tortora ci tiene a precisare che se per due serate si è andati oltre alla mezzanotte, non è stato per colpa degli artisti sul palco, ma per altri problemi…
“Abbiamo avuto qualche piccolo intoppo, (uno dovuto al vento forte che si è alzato la sera del 25 luglio, ed uno ad un guasto tecnico che ha fatto andare via la corrente per un pochino la sera del 26 luglio) che ci ha portato per due sere a concludere le serate un po’ più tardi rispetto all’orario stabilito nel regolamento comunale. Ma purtroppo gli inconvenienti accadono, ovunque. E come già detto, grazie a chi mi supporta da anni, siamo riusciti a risolvere il tutto in tempi brevi e a non dover annullare gli spettacoli, solo a concluderli poco dopo la mezzanotte”.
Ed ora si guarda al 2024 e all’edizione numero 36…
“Siamo già al lavoro. Come per lo scorso anno parteciperemo alle principali fiere turistiche per promuovere il marchio Premio Charlot. Un’operazione che abbiamo fatto lo scorso anno e che devo dire ha dato i suoi frutti. Infatti quest’anno all’Arena abbiamo registrato la presenza di molti turisti che stavano in vacanza a Salerno e nelle località vicine e che sono venuti alle nostre serate perchè conoscevano il Premio Charlot, perchè le nostre locandine, le nostre brochure sono state distribuite ai tour operator”…
E poi…
“E poi oltre alle Fiere, stiamo pensando di riproporre lo Charlot Giovani in Tour per l’Italia. Una selezione con pubblico in diverse città italiane per scovare i nuovi talenti comici e portarli a Salerno per la finalissima. Ma non solo stiamo ricevendo tantissime richieste da parte di cittadini di Capaccio/Paestum che vorrebbero che il Premio tornasse lì. Stiamo pensando in merito a questo di fare un paio di serate nell’Area Archeologica, sempre se il Comune di Capaccio, quello di Salerno e la Regione Campania sono favorevoli. Di sicuro per la 36° edizione le novità non mancheranno, ma per il momento è ancora presto per parlarne”.