Pina Ferro
“Può accedere alla cittadella giudiziaria attavrso il garage, ma subito dopo deve spostare l’auto dall’autorimosse per cui dovrà dotarsi di un accompagnatore”. Questo quanto ha risposto il presidente del Tribunale di Salerno Giovanni Pentagallo all’avvocato Cesare Visconti. Quest’ultimo si era rivolto a Pentagallo, attraverso una nota, per evidenziare che le sue difficoltà di deambulazione gli creavano non pochi problemi ad accedee alla cittadella giudiziaria di via Dalmazia, attraverso le scale o la rampa per disabili. Nella lettera il legale salernitano aveva anche rappresentato che se fosse stato autorizzato ad immettersi con la propria auto nel garage sottorraneo adiacente all’ingresso il problema sarebbe stato risolto e i disagi sarebbero stati pari a zero. Infatti, il garage è dotato di un ascensore che conduce in maniera diretta ai piani superiori. In tal modo l’avvocato Visconti non sarebbe stato costretto a fare le scale, considerate le sue condizioni fisiche. Ovviamente nel formulare la richiesta l’avvocato non immaginava la risposta che successivamente gli è arrivata da Pentagallo. Il presidente del Tribunale, infatti, nell’accogliere la richiesta dell’avvocato Visconti ha sottolineato che l’autovettura non può sostare nell’autorimessa in questione per cui ha invitato il legale a dotarsi di un accompagnatore che provveda a spostare l’auto dal garage. Ovviamente la risposta del presidente Pentagallo ha lasciato l’amaro in bocca all’avvocato Visconti che stando a quanto gli è stato riferito dovrebbe pagare qualcuno che gli faccia da autista in modo da far sostare la vettura all’interno del garage della cittadella solo il tempo necessario per consentire la salita e la discesa dalla stessa. Un’ ipotesi impensabile per l’avvocato considerato anche che i tempi di permanenza all’interno di Palazzo di Giustizia per disbrigo di pratiche o udienze non sono mai certi, per cui l’autista potrebbe attendere anche delle ore.