Sì alla ricomposizione del centrodestra, sì alle primarie. Edmondo Cirielli apre al confronto con ottimismo: «Ci sono tutte le condizioni per stare insieme». Il deputato di Fratelli d’Italia, insomma, spera in un prossimo ricongiungimento di tutte le forze politiche che si riconoscono all’interno del centrodestra. Le urne sono, infatti, vicine per alcuni Comuni e quella di maggio, oltre ad essere la più imponente tornata elettorale in provincia di Salerno, sarà anche quella per il rinnovo del parlamento europeo. «E’ doveroso stare insieme – dice Edmondo Cirielli – Già a livello nazionale con Forza Italia, dopo l’errore commesso prima sostenendo il Governo Monti ed ora quello Letta, siamo insieme all’opposizione. Quindi una prima intesa c’è. Resta l’anomalia del Nuovo Centrodestra di Alfano. Un equivoco paradossale che parte proprio dalla denominazione del movimento. Alfano lo identifica centrodestra ed eppure resta con Letta. Un paradosso». A livello provinciale, l’ex presidente di Palazzo Sant’Agostino Cirielli dice: «Una prima intesa già c’è e stiamo lavorando per ricomporre il quadro. Penso che non sarà difficile anche mettere da parte alcuni personalismi che creano tensioni tra le forze politiche. Certo è che a livello comunale saranno i singoli partiti a decidere. Qui valgono altre regole e l’assetto provinciale non sempre trova riscontro nei comuni più piccoli». Quanto alle primarie: «E’ un metodo da utilizzare», sostiene Cirielli che su Salerno città dice: «Sono opportune. Potrebbero essere l’occasione anche per coinvolgere movimenti civici che si riconoscono nel centrodestra». Una posizione, quella espressa dal deputato di Fratelli d’Italia, che segue le orme di quanto già proposto nei giorni scorsi da altri esponenti del centrodestra salernitano. Il primo a lanciare l’idea di una “reunion” dei vari schieramenti era stato il coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonio Roscia il quale aveva invitato le forze politiche a ricompattarsi per esprimere al meglio l’alternativa a Vincenzo De Luca. Una soluzione che è stata poi immediatamente condivisa dai consiglieri comunali Salvatore Gagliano (Città Nuove) e Raffaele Adinolfi (Pdl – Principe Arechi), ma che potrebbe invece essere osteggiata da altri componenti della minoranza che considerano più logico un confronto interno rispetto ad una vera e propria tornata di primarie.
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