di Monica De Santis
Protesta, ieri mattina, presso il punto vendita Navigare del Cilento Outlet di Eboli, contro la chiusura voluta dalla proprietà. Protesta che si è svolta non solo nel punto vendita salernitano ma anche nelle altre sedi italiane. Alla base del sit-in la decisione dell’azienda di avviare lo scorso 14 maggio la procedura di licenziamento collettiva per 82 lavoratori su base nazionale. A dichiarare lo stato di agitazione la Cgil, che ha proclamato 8 ore di sciopero per la giornata di oggi. A tutela dei lavoratori sempre nella giornata di ieri era previsto in Emilia Romagna, dove ha sede la storica azienda un incontro con la società e l’assessore regionale Colla. Incontro che purtroppo non c’è stato. “Considero inaccettabile e molto grave il fatto che la proprietà non si sia presentata al tavolo di confronto e non si sia presa la responsabilità di partecipare alla discussione. È un atto unilaterale ingiustificabile. Per questo chiederemo immediatamente la convocazione di un tavolo nazionale da parte del ministero dello Sviluppo economico, vista la distribuzione dei dipendenti in varie sedi del Paese e per mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione che tutelino la produzione e un marchio storico per noi inscindibili con la professionalità dei dipendenti”.