Christmas Tune ad Eboli - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Christmas Tune ad Eboli

Christmas Tune ad Eboli

 

Questa sera, alle ore 19,30 auguri in musica nella Sala Concerti del Complesso di San Lorenzo

 

Di Olga Chieffi

La musica degli Auguri della Città di Eboli sarà firmata da un gruppo di giovanissimi musicisti, hanno scelto di rivisitare perle della letteratura barocca quali i due concerti per quattro violini di Georg Philip Telemann, passando per il tango di Gardel, Vivaldi, Caccini, sino al Di Capua di “ ‘O sole mio” e alla più amata musica del Natale. Questa sera, alle ore 19,30, l’appuntamento è nella Sala Concerti del Complesso di San Lorenzo, con Antonio Nobile, Mauro Tamburo, Martina Maffongelli, Massimiliano Esposito al violino, con l’aggiunta di Lorena Oliva al pianoforte e del soprano Ilaria Sicignano che condurrà anche la serata. L’ ensemble  principierà il recital  con il Georg Philipp Telemann dei concerti a quattro, scritti a soli 17 anni, dal genio tedesco, dal carattere vigoroso, in cui ogni violino è chiamato a parti solistiche in forma concertante, il primo in Sol maggiore e il secondo in Do Maggiore. Passaggio in Argentina per un portrait di Carlos Gardel, El Morocho, con “Por una Cabeza”, un  tango composto dalla premiata ditta Carlos Gardel e Alfredo Le Pera, nel 1935, dedicato al mondo delle corse dei cavalli. L’incollatura, la cabeza in spagnolo, è nel gergo ippico una unità di misura e corrisponde alla testa di un cavallo, piccolo vantaggio che può determinare la vittoria o la sconfitta in una corsa, quindi, nella vita. Ritorno al barocco tutto italiano stavolta con la sonata a tre di Antonio Vivaldi, RV77 in si bemolle maggiore dal carattere ritmico e sorprendentemente vario, che segna lo stile inconfondibile del prete rosso. Entrerà, quindi, in scena il soprano Ilaria Sicignano, per dedicare al pubblico l’Ave Maria di Giulio Caccini, uno dei più grandi falsi della musica poiché scritta da da un russo vissuto negli anni Settanta del secolo scorso, Vladimir Fedorovic Vavilov, seguita da “O sole mio”, quasi il secondo inno d’Italia, che nasce curiosamente a Odessa, in Ucraina, nell’aprile del 1898. Per avere un piccolo saggio della fama internazionale che repentinamente arrise a questo pezzo, è sufficiente ricordare l’aneddoto relativo alle Olimpiadi di Anversa del 1920: dovevano essere eseguiti gli inni di ogni nazione, ma quando fu la volta dell’Italia, avendo smarrito lo spartito della Marcia Reale, il direttore fece intonare alla banda musicale le note di ‘O sole mio, che il pubblico riconobbe immediatamente e cantò a sua volta. La seconda parte della serata sarà dedicata interamente alla musica del Natale. Le parole e le melodie delle pastorali, dei canti natalizi, ci invitano a vivere in semplicità, ma fondati su dei solidi valori, questo tempo di Natale. Resta tuttavia sempre difficile commentare canti come Astro del ciel (Stille nacht), oppure Tu scendi dalle stelle poiché tutti gli anni è presente nella maggioranza dei programmi musicali natalizi, ma più difficile sarebbe parlare del Natale se non fossimo supportati da queste melodie intramontabili che ci aiutano a comprendere, senza grandi spiegazioni, che il Natale è pace, gioia, serenità. Finale affidato ad Happy Xmas – War is Over di John Lennon, datato 1971 brano di protesta contro la guerra in Vietnam e oggi contro tutte le guerre e al leitmotiv del Francesco di Zeffirelli Fratello Sole, Sorella Luna composto da Ritz Ortolani nel 1972 musica che riesce a trasportare chi ascolta e chi vede in una incantata e diversa realtà, come quella vissuta –anche con dolore, ma sempre con dolcezza – da quel giovane di Assisi destinato a diventare il San Francesco di tutti.