di Fabio Setta
SALERNO. L’azzardo di Menichini non ha pagato. Anzi. In termini di risultato innanzitutto ma soprattutto per le conseguenze. Calil, nonostante qualche fastidio muscolare, è stato schierato dal tecnico contro il Matera nel posticipo di lunedì scorso. Prestazione anonima e sostituzione al termine del primo tempo per il riacutizzarsi del problema muscolare. Una scelta assolutamente discutibile quella adottata da Menichini, anche perché si è subito trovato a dover effettuare un cambio obbligato. Ma una scelta quella di lunedì che condizionerà inevitabilmente anche le prossime partite. Dopo aver provato a stringere i denti nei primi allenamenti settimanali, Caetano Calil, infatti, si è sottoposto ad un esame diagnostico il cui risultato si è rivelato una vera e propria tegola per il calciatore e soprattutto per la Salernitana, impegnata nel logorante duello a distanza con il Benevento per la promozione diretta in Serie B. Il brasiliano, capocannoniere della squadra granata, dovrà restare fuori per dieci giorni. Questo il comunicato ufficiale del club, diramato nel pomeriggio ha inevitabilmente turbato la preparazione della squadra in vista di Catanzaro: “La risonanza magnetica a cui si è sottoposto Caetano Calil nella giornata di ieri ha evidenziato una lieve distrazione muscolare a carico del bicipite femorale destro. L’atleta ne avrà per dieci giorni”. Calil sarà costretto pertanto a saltare non solo il match di domenica contro il Catanzaro ma anche quello in programma all’Arechi il prossimo 28 marzo contro la Reggina. Potrebbe tornare in occasione del turno infrasettimanale prima di Pasqua al Torre contro la Paganese, ma bisognerà valutare come reagirà il muscolo alle terapie a cui si sottoporrà il calciatore a partire da oggi. Un’assenza pesantissima, nel momento decisivo della stagione.