di Erika Noschese
La Lega spinge per la candidatura a sindaco di Dante Santoro, Forza Italia rilancia con Michele Tedesco. E’ questo, in sintesi, quanto emerso dall’incontro, a livello regionale, tenuto dai vertici della coalizione di centrodestra. Un appuntamento che prova a fare da apri pista al vertice nazionale in programma giovedì per provare a chiudere il cerchio sulle grandi città chiamate al voto, non solo in Campania. L’obiettivo, ripetuto a più riprese, andare compatti, soprattutto nei grandi comuni, maggiormente attenzionati e in grado di stravolgere gli equilibri politici di una coalizione che fa fatica a trovare una sintesi. Di fatti, il partito guidato a livello nazionale da Matteo Salvini vorrebbe giocarsi la carta del consigliere uscente che alle passate elezioni regionali ha ottenuto un risultato assolutamente soddisfacente, risultando tra i più votati a Salerno città. A chiedere invece di riprendere in mano il discorso Michele Tedesco è la consigliera regionale azzurra Annarita Patriarca. Grande assente l’Udc che, dopo la decisione dell’avvocato di fare un passo indietro a causa dei principali partiti di centrodestra, ha tirato le redini dicendosi pronto al dialogo con il centrosinistra e il sindaco uscente Vincenzo Napoli. Nulla da fare, invece per Fratelli d’Italia: ospite di Tribuna Politica, il senatore Antonio Iannone ha ribadito il pieno sostegno del partito guidato a livello nazionale da Giorgia Meloni, all’avvocato penalista Michele Sarno che è già nel pieno della sua campagna elettorale. “L’avvocato Michele Sarno è l’unica vera alternativa – ha ribadito il parlamentare salernitano – Noi continuiamo il nostro percorso, verso le elezioni amministrative”. La coalizione, dunque, potrà andare compatta solo se si dovesse fare sintesi sul nome dell’avvocato penalista. Di Sarno, almeno per il momento, non si parla così come non è stato tirato fuori il nome di Antonio Cammarota, candidato sindaco con La Nostra Libertà che si è presto staccato dalla coalizione per fare il suo percorso in solitaria. Almeno per il momento, quindi, nulla di nuovo: la coalizione di centrodestra non ha ancora trovato il suo candidato sindaco e tutto dipenderà, ancora una volta, ai vertici nazionali che giovedì si incontreranno a Roma. A Napoli la consigliera Muscarà contro l’accordo Pd-M5S “Perfettamente il mio stesso pensiero. Povera città mia”. Si limita a queste poche parole di dissenso Maria Muscarà, consigliere regionale campano del Movimento 5 Stelle, rilanciando su Facebook il post del capogruppo del M5S in Consiglio comunale di Napoli Matteo Brambilla con il quale lo stesso prende le distanze dai contenuti e dall’esito dell’incontro tra i parlamentari pentastellati e i vertici locali del Pd napoletano, svolto oggi e con il quale si è compiuto un passo decisivo per l’alleanza Pd-M5S alle amministrative di Napoli.Muscarà, così come Brambilla, si rifà all’area del Movimento 5 Stelle napoletano “ortodosso”, quello legato allo spirito delle origini e del meetup, e non ha mai nascosto la sua contrarietà alle alleanze strette dal Movimento prima con la Lega e poi con il Pd per i Governi Conte 1 e 2. La stessa Muscarà, in occasione della chiusura della campagna elettorale del M5S per le elezioni regionali in Campania lo scorso settembre, dal palco di piazza Carità pronunciò un intervento molto critico, richiamando allo spirito delle origini e all’esigenza di “tornare alle origini del Movimento”. Evidente la distanza con altri esponenti locali del Movimento 5 Stelle, a partire dalla capogruppo in Consiglio regionale Valeria Ciarambino che ha anche partecipato ad alcuni degli incontri già tenuti nei mesi scorsi dal Movimento 5 Stelle con il Partito democratico e con i rappresentanti delle altre forze politiche che compongono il “campo largo” che si presenterà unito alle amministrative napoletane.