CAVA. Murolo: «La maggioranza politica non c’è più, è una amministrazione di minoranza» - Le Cronache
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CAVA. Murolo: «La maggioranza politica non c’è più, è una amministrazione di minoranza»

CAVA. Murolo: «La maggioranza politica non c’è più, è una amministrazione di minoranza»

di Mario Rinaldi
Le difficoltà che la maggioranza di governo sta affrontando a Cava dè Tirreni, col sindaco Vincenzo Servalli alla continua ricerca di sostegno per mantenere in piedi la consiliatura fino al prossimo anno (nel quale sono previste le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale), stanno indirizzando i gruppi di opposizione a rendersi sempre più partecipi di un disegno politico in caso di una eventuale caduta del governo cittadino. A descrivere la posizione di parte degli amministratori di opposizione è il consigliere Marcello Murolo, di professione avvocato, appartenente al gruppo “Siamo Cavesi”.
Avvocato Murolo Lei appartiene al gruppo di opposizione “Siamo Cavesi” e da quanto ci risulta, tecnicamente, il sindaco non avrebbe più una maggioranza politica che lo sostiene. Lei può confermarlo?
“I consiglieri comunali che sono usciti dalla maggioranza lo hanno fatto con dichiarazioni pubbliche in Consiglio Comunale. Lo hanno fatto Gaetano Gambardella, Eugenio Canora, Filomena Avagliano e, da ultimo, i due consiglieri di “Azione” Franco Manzo e Federico De Filippis. Quindi la maggioranza politica non c’è più, e abbiamo una amministrazione di minoranza, con un Sindaco costretto a cercarsi i voti di volta in volta e su ogni provvedimento”.
Quali scenari prospetta per la città di Cava dè Tirreni? Un territorio che riveste una certa importanza nello scacchiere della Provincia di Salerno.
“Cava deve recuperare il ruolo che purtroppo ha perduto negli ultimi anni. In passato, prima di questa amministrazione, Cava era una città modello, sia dal punto di vista urbanistico che amministrativo, per tutti i comuni vicini. Esprimeva amministratori autorevoli, che avevano la stima degli altri amministratori locali. Oggi non è più così. Bisogna quindi, come prima cosa, creare i presupposti per recuperare le posizioni perdute”.
Un tema spinoso per il Comune di Cava è quello economico-finanziario. Si è parlato addirittura della possibilità di un dissesto finanziario. Avvocato Murolo può fornirci delle spiegazioni in merito?
“Fino al 2015, quando si è insediata questa amministrazione, Cava aveva una situazione economico finanziaria del tutto normale, con un disavanzo consolidato in linea con quello di qualsiasi altro comune è perfettamente gestibile. In questi anni il disavanzo è triplicato, e si è stati costretti a ricorrere al piano di riequilibrio pluriennale, con l’aggravante che la Corte dei Conti ha già chiesto due volte chiarimenti sul piano presentato. Le responsabilità sono solo ed unicamente degli uomini e delle forze politiche che hanno amministrato la città per 8 anni e mezzo dal 2015 ad oggi, e hanno ciecamente creato la situazione che adesso tutti i cittadini sono costretti a pagare”.
In questo momento, l’opposizione (che tecnicamente è come una maggioranza) che ruolo sta ricoprendo? Come si rapporta con l’amministrazione comunale?
“Dobbiamo capirci. Essere opposizione significa contrastare l’attuale andazzo amministrativo e denunciarne, punto per punto, sprechi ed inefficienze. Significa soprattutto lavorare per costruire un’alternativa seria e credibile che possa garantire il futuro di Cava. Da parte di qualche forza politica di opposizione o di ex – maggioranza rilevo invece un pò di titubanza su questi aspetti. Bisognerebbe capire che non c’è più tempo per tatticismi e che finché questa maggioranza continuerà a sgovernare Cava, i problemi aumenteranno e non diminuiranno”.
Il prossimo anno ci saranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale. Secondo lei si arriverà al prossimo anno o cadrà prima il Governo Servalli? L’avvocato Murolo che è stato candidato sindaco sta pensando di ricandidarsi per la carica di primo cittadino?
“Alla domanda di carattere personale rispondo dicendo che nel 2020 mi sono candidato in un momento difficile per le opposizioni mettendomi al servizio della mia città. Sono pronto a dare il mio contributo di cittadino e di consigliere comunale ancora una volta, ma la scelta del candidato sindaco deve essere un atto corale, fatto con profonda convinzione e sulla base di un programma di governo concreto elaborato da gruppi politici e movimenti. Quindi l’individuazione del candidato sindaco viene alla fine e non all’inizio del percorso. Sulla prima domanda rispondo che so solo una cosa, e cioè che l’attuale amministrazione vive e vivrà alla giornata, tra mezzucci e compromessi. Può darsi che in questo modo riuscirà a sopravvivere fino alla fine naturale del mandato, e questo sarà l’ultimo atto di cecità politica compiuto da questa amministrazione e dalle forze politiche che ancora la sostengono”.