Cava. Caso ammanchi, Gambardella contro Servalli - Le Cronache Ultimora
Ultimora Cava dè Tirreni

Cava. Caso ammanchi, Gambardella contro Servalli

Cava. Caso ammanchi, Gambardella contro Servalli

di Mario Rinaldi

 

 

La delicata vicenda relativa al Consorzio Farmaceutico Intercomunale e degli ammanchi nelle casse comunali sta assumendo sempre più i contorni di una telenovela giudiziaria a puntate, con nuovi colpi di scena, come l’ultimo blitz della guardia di Finanza, che nei giorni scorsi, su disposizione della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, si è recata a Palazzo di Città per acquisire atti e documenti relativi al CFI e al dirigente, attualmente licenziato, Francesco Sorrentino. Il capogruppo del gruppo consiliare “Indipendenti per Cava”, avvocato Gaetano Gambardella, ha voluto esprimere alcune considerazioni su quanto sta accadendo al Comune di Cava.

Consigliere Gamabrdella partiamo dall’ultimo episodio, quello della visita della Gdf all’Ente. Lei sa qualcosa?

“Assolutamente niente. Anzi, la mia professione mi impone di essere al massimo garantista, per cui posso solo riferire di riporre massima fiducia nella magistratura e negli organi ausiliari che in questo momento stanno compiendo operazioni per far emergere elementi utili alle indagini”.

Può esporci un suo pensiero generale su quanto accaduto al Comune di Cava dè Tirreni?

“Di recente ho letto dichiarazioni di esponenti, alcuni con incarichi di assoluto rilievo, di questa amministrazione tesi a prendere le distanze e a confondere le idee in merito alle responsabilità per come è stata amministrata la Città negli ultimi anni, tentando di accreditarsi come paladini dell’etica politica, sollevando polveroni per nascondere i dati di fatto. La vicenda degli ammanchi, al di là delle responsabilità penali e contabili che saranno accertate dalla Magistratura, è il prodotto anche di un modo di amministrare superficiale e mediocre di questa giunta politica. Aver abdicato completamente alla fase dell’indirizzo e del controllo e aver lasciato tutto nelle mani dell’apparato finanziario amministrativo si è rivelato un errore fatale, anche in considerazione delle vicende esterne al nostro comune già conosciute da tempo (vedi l’inchiesta riguardante il Consorzio Farmaceutico ed altri comuni) che avrebbero dovuto indurre ad un’attenzione anche maggiore di quella ordinaria e a scelte sicuramente diverse nell’organizzazione degli Uffici Comunali. Sarebbe stato opportuno, innanzitutto, da parte di questi novelli censori dichiarare apertamente che è stato un fallimento la gestione dei rapporti tra la parte politica e quella amministrativa finanziaria e le scelte per il personale, non solo degli ultimi tre anni ma anche della consiliatura precedente, assumendosene la quota consistente di responsabilità che si assomma, ovviamente, a quella del Sindaco, della sua Giunta e della maggioranza consiliare. Solo allora si potrà aprire un confronto politico per gestire questa fase finale della legislatura, presentandosi in Consiglio Comunale ed aprendo una nuova fase politica”.

Lei consigliere, due anni fa si è allontanato dalla maggioranza di governo. Può spiegarci questa sua scelta?

“La mia scelta di allontanarmi dalla maggioranza nel mese di febbraio 2022 fu dovuta alle mie perplessità per il modo approssimativo di amministrare ed oggi ne abbiamo pienamente conferma. La mia coerenza di non votare gli atti di bilancio era motivata proprio dal fatto che questi venivano messi a disposizione dei consiglieri pochissimo tempo prima del voto senza possibilità di approfondimenti e delle opportune verifiche. Bisognava votare a scatola chiusa, quasi come un atto di fede. Già agli inizi del 2023 avevo lanciato la proposta di una giunta tecnica legata alla questione, al fine di verificare in maniera puntuale il debito accumulato e di predisporre un piano di rientro”.

Secondo lei quali azioni si dovrebbero intraprendere per puntare a un cambio di rotta?

“Oggi è tempo di responsabilità precise che vanno oltre la normale gestione e che si devono assumere gli artefici principali della situazione attuale. Ritengo che da subito la denuncia dell’ammanco vada inoltrata al collegio della Corte dei Conti della Campania in modo da avviare con celerità il controllo amministrativo contabile, anche per comprendere come tutte le operazioni improprie di cui si parla siano sfuggite al controllo degli organi preposti. Ugualmente il Collegio dei Revisori dei Conti dovrebbe chiarire la sua posizione e il lavoro fatto a tutto il Consiglio Comunale”.

Lei ha voluto chiarire anche alcune considerazioni sulle posizioni degli attuali consiglieri di opposizione. Quali?

“L’opposizione si è accorta di tutto solo dopo la denuncia del Sindaco, pur avendo accesso a ogni atto amministrativo e essendo ad essa affidata la guida della Commissione Consiliare di Controllo, ma che oggi richiede (legittimamente) interventi sovracomunali ammettendo nei fatti di aver fallito e di non essere stata adeguatamente vigile e attenta nell’esercitare il ruolo che le compete. È evidente che tutti i consiglieri di opposizione non abbiano ancora preso coscienza della sua quota di responsabilità. Dopo anni di completa inerzia mostrano in questi ultimi giorni un dinamismo mai avuto prima, nel tentativo di salvare la faccia sperando che l’opinione pubblica abbia memoria corta”. Gaetano Gambardella ha in ultimo garantito massima attenzione su un argomento che ormai è diventato centrale nel dibattito politico-amministrativo, con tutte le conseguenze che si trascina anche sul piano della gestione del territorio.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici su twitter

@LCronache

Seguici su Instagram

@le_cronache

Seguici Su Facebook

Segui in tempo reale