Catello Maresca: “Evviva la cultura antimafia. Vincere la battaglia si può” - Le Cronache Attualità
Attualità Nocera Inferiore

Catello Maresca: “Evviva la cultura antimafia. Vincere la battaglia si può”

Catello Maresca: “Evviva la cultura  antimafia. Vincere la battaglia si può”

È stata una interessante Giornata della legalità quella celebrata ieri al plesso Marconi di Nocera Inferiore, grazie al convegno “Educare alla legalità”. Gli studenti del V Comprensivo hanno appreso dalle parole del magistrato antimafia Catello Maresca, tra i relatori dell’incontro, l’importanza della legalità nel mondo di oggi. Lo stesso magistrato in un video social ha encomiato lo spirito di tali iniziative nelle scuole: “Evviva la cultura antimafia. I ragazzi sono sempre più interessati e coinvolti nelle nostre belle chiacchiere. Vincere la battaglia contro le mafie di può”. La Giornata della legalità si celebra il 23 maggio di ogni anno, volta a commemorare le vittime di tutte le mafie ed in particolare ricorda la Strage di Capaci del 23 maggio del 1992. In questa morirono il giudice antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato e tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. La ricorrenza viene celebrata in tutto il Paese, con manifestazioni alle quali prendono parte studenti e vi partecipano associazioni e diverse istituzioni nazionali al fine di testimoniare il loro dissenso verso tutte le mafie. Ed anche la città capofila dell’Agro nocerino – sarnese ha voluto manifestare il proprio dissenso alle mafie. Interessante l’intervento del professore Giovanni D’Alessandro, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico e consigliere comunale di Nocera Inferiore, sul rispetto delle leggi. Il vice questore dottor Vincenzo Alagia, dirigente del commissariato di Pubblica sicurezza di Nocera Inferiore, si è soffermato sulla pericolosità della rete internet, sull’uso dell’intelligenza artificiale, sulle trappole che il web può riservare ai giovani, sull’utilizzo distorto dei social media e su come la polizia e le forze dell’ordine possono intervenire. Soddisfatta la preside Ida Di lieto per l’incontro che, ha evidenziato, ancora una volta, il ruolo della scuola, quindi dei dirigenti e dei docenti, nella formazione e tutela dei ragazzi. Il convegno, in pratica, ha offerto momenti di riflessione e sensibilizzazione per gli alunni sull’educazione alla legalità, sul cyberbullismo, sulla funzione delle regole nella vita sociale e sui valori della democrazia, con l’obiettivo di prevenire comportamenti devianti e promuovere lo sviluppo di competenze pro-sociali. E proprio su chi percorre strade ad ostacoli e pericolose si è incentrato l’intervento del giornalista di RTAlive, Salvatore De Napoli. Diversi gli aneddoti raccontati e tutti riconducibili ad un comune denominatore: “Tanti gli anni trascorsi in carcere, pochi i giorni di libertà. Da fessi buttare la vita così”. Tra gli ospiti Imma Zinnia storica attivista del gruppo “Noi mamme” e l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Supino e dalla consigliera comunale Granato.

Giuseppe Colamonaco