di Filippo Pio Bisaccia
E’ uno di quei figli d’arte che non hanno la puzza sotto il naso. Dal padre, Raffaele, democristiano di lungo corso più volte assessore, vicesindaco, ha ereditato la capacità di mediazione, e la visione politica dei problemi. Di suo ci ha messo una ottima preparazione professionale e una carica di simpatia che lo rende immediatamente empatico. E poi l’amore per il suo paese. Fra gli assessori del sindaco Lanzara è quello che più di tutti ci rimette anche economicamente. Farmacista in provincia di Lecce, per poter svolgere il ruolo di assessore ai lavori pubblici di Castel San Giorgio ha dovuto attrezzarsi assumendo un dipendente in più in Puglia e viaggiando spesso sorbendosi oltre mille chilometri andata e ritorno. Insomma non proprio una scelta facile. “Che avrei dovuto fare? – dice Mimmo Sellitto toccandosi la folta barba – io amo il paese dove sono cresciuto. Qui ho la mia famiglia e i miei affetti più cari. Mi toccava fare qualcosa per migliorare le condizioni di questa terra. Che poi ci riesca o meno è un altro discorso. Ma il tentativo andava fatto”.
Lei è uno degli esponenti più in vista di Forza Italia. Come concilia la sua appartenenza in una giunta circondato da esponenti Pd?
“La lista in cui sono stato eletto era una giunta civica che raccoglieva elementi di ogni estrazione politica. Non è vero che sono circondato da esponenti Pd. Il nostro vicesindaco è come me iscritta a Forza Italia ed il primo cittadino mi ha affidato forse l’assessorato più ambito. Inoltre oltre le appartenenze, Paola Lanzara è una persona che stimo e che nella sua attività amministrativa non ha mai fatto forzature politiche né ha fatto mai scelte di parte. Semmai dovrebbero essere altri ad interrogarsi se sono consci di avere un sinChe intende dire?
“Lasciamo Perdere”
Dica dica!
“La verità che nessuno dice è che il PD invece di considerare che la Lanzara è un suo esponente che guida l’amministrazione di un paese importante, tenta ad ogni passo di ostacolarne visibilità e ruolo. Io non so come la Lanzara non abbia già detto e fatto quello che nelle ultime ore ha detto il Governatore della Campania”
Cioè?
“Che il Pd gli ha rotto le scatole”
Lei è assessore ai lavori pubblici. Ad un anno e mezzo dal suo insediamento provi a tracciare un bilancio.
“ In un anno abbiamo portato a compimento una serie importante di opere che nel nostro Comune, tutte insieme, non avevano mai visto la luce nell’ultimo mezzo secolo. Molte di queste in verità sono state avviate dal mio predecessore nella prima giunta Lanzara, ma molte altre le abbiamo avviate ora e altre ne abbiamo portate a termine grazie all’impegno di due funzionari eccellenti che sono Carmine Russo e Antonella Mellini con i quali, pur nel rispetto dei propri ruoli, abbiamo instaurato una collaborazione fattiva e preziosa per il paese”.
Le opere?
“Nel settore dell’edilizia scolastica abbiamo profuso un impegno straordinario investendo complessivamente circa sei milioni di euro. Un milione e 800 per la scuola di Castelluccio che una volta terminata ci permetterà di risparmiare anche la locazione dell’attuale struttura che è di proprietà della Curia. Un milione e 600 per quella di Trivio, già aperta che è un gioiellino di edilizia e tecnologia. Pensi che un bimbo non vedente può essere lasciato dai genitori davanti la scuola e lui da solo può entrare in classe, muoversi liberamente, andare in bagno. Insomma una scuola all’avanguardia in tutti i settori e di cui sono fiero. Un altro milione e 200 sono stati spesi per i due appalti della scuola Media Tasso per la quale contiamo di appaltare a breve anche i lavori per il secondo piano. Settecentomila euro per la scuola elementare della frazione capoluogo e circa 350mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche del Nido di Aiello Campomanfoli”.
Solo scuole?
“Assolutamente no! Abbiamo preso atto che il paese ha ben due squadre nel campionato di Eccellenza e che quindi lo stadio andava investito di uno sforzo particolare. Facendo ricorso al credito sportivo siamo riusciti ad ottenere un finanziamento di ben 480mila euro a fondo perduto ai quali noi dobbiamo aggiungere solo 120mila euro per rifare l’intero impianto di illuminazione della struttura. C’è poi la caserma dei carabinieri che è un appalto di ben 2 milioni di euro. Se i flussi finanziari saranno regolari e tutto procederà senza intoppi, ritengo che per luglio 2024 riusciremo a completare l’opera. Discorso a parte merita il dissesto idrogeologico del nostro territorio. Con un finanziamento del Pnrr di ben 2,5 milioni di euro stiamo mettendo in sicurezza tutta la fascia pedemontana che va da Santa Croce a Cortedomini mentre per la Solofrana stiamo rinforzando tutti gli argini della zona circostante la Pecos dove negli anni passati si verificavano le maggiori problematiche. Ci sono poi altri tre milioni di euro condivisi con Siano e Bracigliano utilizzati per riasfaltare strade da Trivio a tutta la via di fuga”.
E i lavori della Gori e della rete fognante?
“Dall’Ente Idrico di Ambito, di cui la Gori è il braccio operativo, sulla carta siamo destinatari di un mega finanziamento di 8 milioni di euro. In verità ancora non abbiamo visto un cantiere aperto anche se dalla Gori abbiamo ricevuto l’impegno a risolvere la nostra criticità più grande che è quella di Via Gilberto Petti e via Livatino. Bisogha dire che gli allagamenti in quella zona provengono in realtà da Fimiani. Quando c’è la piena a Fimiani a via Petti e via Livatino i tombini saltano come tappi di champagne Abbiamo chiesto almeno in quella zona i lavori urgenti in modo da risistemare idraulicamente l’intera zona che crea disagi ai residenti, alla circolazione e all’ambiente”.
Una nota lieta sembrano essere le strade dissestate del passato che sono un ricordo.
“Mi fa piacere che si sia notato. Lì in verità abbiamo usato uno stratagemma con le ditte che hanno effettuato i lavori di metanizzazione e di pubblica illuminazione. Abbiamo pianificato i loro interventi con altri sottoservizi e abbiamo chiesto alle ditte puntuali lavori di ripristino del manto stradale o per metà della carreggiata o per l’intera sede stradale. Con i controlli che ho preteso dall’ufficio i risultati si sono visti. Insomma una inversione di tendenza rispetto al passato quando nessuno se ne fregava nulla. Io invece, con il funzionario, ogni mattina, giro il paese e controlliamo le cose che non vanno inerenti alle mie competenze. I funzionari vanno rispettati, ma anche motivati. Un rispetto che deve essere reciproco, ovviamente nel rispetto della diversità dei propri ruoli e nel rispetto delle responsabilità di ciascuno”.