CAMEROTA. Il caso Ciclope approda in Consiglio comunale. L’Assise civica di Camerota si è soffermata sulla tragedia che causò la morte di Crescenzo Della Ragione, colpito da una pietra mentre si riparava da una forte pioggia nella notte di San Lorenzo. E’ stata una riunione molto animata e dai toni accesi, con scambi di battute, opinioni ed anche accuse tra i rappresentanti delle due ali che formano il Consiglio. A chiedere la discussione era stato il consigliere di opposizione Mario Scarpitta, in una lettera indirizza al presidente dell’assemblea. Ad inizio di seduta, il Consiglio aveva osservato un minuto di silenzio per onorare il ricordo del giovane morto la notte delle stelle cadenti. E’ stata presentata dalla minoranza una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Antonio Romano, poiché il primo cittadino, come ipotizza il documento, avrebbe omesso i controlli. La mozione è stata respinta dalla maggioranza, che ha fatto fronte comune in difesa del sindaco. Si è quindi passati alle responsabilità politiche e morali addebitate dai consiglieri di opposizione a Romano. Responsabilità riscontrabili, secondo Mario Scarpitta, Vincenzo Del Gaudio e Pierpaolo Guzzo, in una sorta di mancanza di sensibilità dimostrata quando non c’è stata quella vicinanza istituzionale alla famiglia nel giorno della tragedia e dei funerali. Nella replica, i consiglieri di maggioranza hanno sostenuto che «l’opposizione usa questa tragedia per scopi politici e per accaparrasi consensi». Infine, la parola l’ha preso lo stesso primo cittadino, che ha voluto ribadire con forza e determinazione di essere stato fatto oggetto di una “melma mediatica” senza precedenti. In merito, poi, al fatto di non aver contattato la famiglia del povero Crescenzo, tiene a sottolineare, di aver provato a farlo, ma senza esito. «Successivamente, in modo riservato – ha affermato -, ho espresso i sensi del mio cordoglio e della cittadinanza, rivolgendomi alla mamma di Crescenzo Della Ragione». Per l’opposizione, però, si tratterebbe solo di bugie. Quindi il sindaco ha tirato in ballo anche chi lo ha preceduto nel ruolo attualmente da lui ricoperto, sostenendo: «La discoteca l’avete riaperta voi e qualche spiegazione tocca anche a voi darla». Dall’opposizione, il consigliere Guzzo ha ribattuto: «Quei provvedimenti avevano un valore, ma in tempi limitati». Insomma, una riunione molto concitata, come era prevedibile, che ha catalizzato l’interesse di tanti cittadini, ai quali tocca adesso farsi un’idea ed esprimere un proprio pieno convincimento. Mario Marrone
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