di Francesco La Monica
Con l’inizio del campionato ormai alle porte, ciò che più sta tenendo in apprensione i sostenitori di fede granata, in queste ore, è senz’altro la questione tagliandi. Il tutto come se non bastassero le doverose limitazioni dovute all’emergenza pandemica contro cui, ormai da oltre un anno e mezzo, si continua a combattere. Se già per la gara di Bologna la farraginosa e poco chiara organizzazione per l’acquisto dei tagliandi ha creato non poco scompiglio, per la prima gara interna contro la Roma sembra si sia andati incontro ad un vero e proprio disastro. Un disastro, se vogliamo, ampiamente annunciato, vista l’enorme passione della città di Salerno nei confronti della Salernitana e la conseguente (e prevedibile) caccia al biglietto per la sfida contro i giallorossi. Le interminabili file online e la pressoché inesistente scorrevolezza dei server del sito Vivaticket, non sono di certo le uniche problematiche. C’è da fare anche i conti, in tutti i sensi, con i prezzi piuttosto corposi dei tagliandi, 30 euro per la Curva Sud, 38 per i Distinti, 45 per la Tribuna Azzurra e 80 per la Rossa. Prezzi che, considerando la mancanza di sconti per i vecchi abbonati, hanno generato non poche polemiche tra i tifosi: «Il caro biglietti è una delle conseguenze del salto di categoria – dice Roberto Cuomo – La Serie A è pur sempre la Serie A, ma’ l’impossibilita’ di poter richiedere l’abbonamento annuale, causa un maggior carico economico per i tifosi. Spero che la società si ponga il problema, magari risolvendo con dei mini abbonamenti. In questo modo si creerebbe un abbattimento sui costi e si invoglierebbero ulteriormente i tifosi a gremire l’Arechi, ovviamente, restrizioni permettendo». Dello stesso avviso anche Salvatore Clemente: «Onestamente la problematica non è sul caro biglietti, ma sulle mancate agevolazioni per i vecchi abbonati. In più se ci aggiungiamo che il server di Vivaticket è sempre intasato, è come se si volesse fare di tutto per tenere la gente lontana dallo stadio. Senza dimenticare, ovviamente, le difficoltà nel fare il biglietto da parte degli anziani. Resta comunque assurdo, a mio parere, far pagare 20 euro ad un bambino di 3 anni. Così facendo, le famiglie numerose non potranno mai seguire la loro squadra del cuore. E questo fa male più del caro biglietti». Diverso, invece, il parere di Carlo Greco: «Siamo in serie A, e tranne che per Napoli-Venezia mi sembra che i prezzi siano in linea con gli altri stadi, anzi, in alcuni sono addirittura superiori. C’è da sottolineare che i costi di gestione della serie A sono altra cosa rispetto alla B e poi ancora, mai come quest’anno, si sta allestendo una signora squadra per Salerno». Parere pressoché identico a quello di Cristiano Vito D’Aniello, tifoso granata residente in Svizzera: «Ritengo che il caro biglietti sia un fattore proporzionato alla serie di appartenenza e in tendenza su tutti i campi di serie A. Anzi, direi che alcuni sono assolutamente sproporzionati, come nel caso dell’Udinese. Le società sono in sofferenza e hanno bisogno di introiti. L’emergenza Covid, purtroppo, non ha fatto altro che peggiorare tale situazione». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il pensiero di Giuseppe Scariati: «Spendiamo 30 euro per una cena e non possiamo farlo per la Salernitana in serie A? Allo stesso tempo, però, spero che ci siano agevolazioni per famiglie e minori. Sinceramente sono più deluso per le difficoltà incontrate nel fare il biglietto, che per i prezzi. A questi livelli non è possibile che, un sito che si occupa di biglietteria, non riesca a gestire il sovraccarico di richieste». In conclusione, il parere di un altro tifoso storico come Giancarlo Centanni: «Per noi che siamo abituati a girare lo stivale al fianco della nostra Salernitana, questi sono semplicemente prezzi da Serie A. Per quanto mi riguarda non sono prezzi cari, ma giusti. Immagino già, ad esempio, che per i settori ospiti dello Juventus Stadium, di San Siro o dell’Olimpico, i prezzi saranno quantomeno raddoppiati, ma questo fa parte della normalità delle cose. In più, se la gente ha già speso 22 Euro per la gara di Coppa contro la Reggina, non vedo perché non possa spendere 8 Euro in più per vedere Mourinho all’Arechi. Volente o nolente, la Serie A è questa, e sinceramente non mi meraviglio. Credo che sia meglio che i tifosi rientrino in quest’ottica di salto di qualità, altrimenti andremo incontro a polemiche ad ogni partita fino alla fine del campionato».