di Andrea Bignardi
Ancora frammentazione ad Eboli in vista delle prossime amministrative. Sembra profilarsi uno scontro tra quattro poli differenti, cui si è aggiunto l’outsider Francesco Forlano che ha lanciato la compagine “Eboli bene comune” che punta a raccogliere consensi dell’area vicina al Movimento 5 Stelle. La sinistra, per ora spaccata in due tronconi, sembrerebbe convergere sulla figura di Stefania Vecchio, già assessore comunale a Battipaglia nella giunta guidata da Cecilia Francese. La Vecchio dovrebbe – stando ad indiscrezioni – puntare sull’appoggio dell’ala del centrosinistra vicina a Carmelo Conte, che tra oggi e martedì dovrebbe ufficializzare il proprio candidato sindaco. Le quotazioni dell’avvocato ebolitano sarebbero in crescita rispetto ad altre tre figure il cui nome era circolato nei giorni scorsi: Anna Iorio, Nietta Majoli e Errica Cataldo. Le tre professioniste, insieme alla Vecchio, erano state protagoniste del convegno “Donne: una forza per Cambiare Eboli” tenutosi qualche giorno fa alla presenza del parlamentare di Leu Federico Conte, regista dell’intesa elettorale. Già nei giorni scorsi, infatti, l’ala contiana aveva manifestato l’intenzione di individuare un candidato donna, e proveniente dalla società civile, da contrapporre al sindaco uscente Massimo Cariello, sostenuto dal Pd, ed al centrodestra, dove il nome più accreditato resta ancora quello di Damiano Cardiello, nonostante la spaccatura interna a Fratelli d’Italia ed il botta e risposta tra Donato Gallotta ed il coordinatore cittadino della fiamma Vitantonio Marchesano. Cardiello, che nei giorni scorsi era intervenuto sulla tematica della disoccupazione giovanile denunciando le gravi criticità che incidono sul comparto produttivo della città di Eboli, sta lavorando alla composizione delle liste civiche che lo appoggeranno, probabilmente quattro o cinque, a cui non dovrebbero aggiungersi i simboli dei partiti del centrodestra in seguito all’ufficializzazione della sua candidatura visto il progetto civico. Centrodestra che potrebbe essere guidato da Fratelli d’Italia, con l’appoggio della Lega e di Forza Italia.