Capaccio. Inchiesta Alfieri, sospeso il vigile Bernardi - Le Cronache Provincia
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Capaccio. Inchiesta Alfieri, sospeso il vigile Bernardi

Capaccio. Inchiesta Alfieri, sospeso il vigile Bernardi

Antonio Bernardi, agente della polizia municipale di Capaccio Paestum, è stato sospeso in via cautelare nell’ambito dell’inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno sullo scambio elettorale politico-mafioso. Bernardi, 29 anni, attualmente detenuto nel carcere di Fuorni, secondo l’accusa si sarebbe fatto portavoce, insieme al custode del cimitero Michele Pecora, delle minacce che l’imprenditore Roberto Squecco avrebbe indirizzato al sindaco Vincenzo Napoli e all’assessore Maria Rosaria Picariello. Il 27 marzo, nei comuni di Torchiara, Capaccio Paestum, Terni, Baronissi e Sulmona, la Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 10 indagati. L’ordinanza, emessa dalla Sezione Gip-Gup del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia, riguarda accuse di scambio elettorale politico-mafioso, tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione, porto e cessione di armi da guerra e comuni da sparo, e favoreggiamento personale. Tra gli arrestati, l’ex sindaco della città dei Templi e presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, per il quale è stato emesso un secondo mandato di arresto. In carcere sono finiti l’imprenditore Roberto Squecco, Antonio Bernardi, Domenico De Cesare, Vincenzo De Cesare, Antonio Cosentino e Angelo Genovese. Agli arresti domiciliari, oltre ad Alfieri, figurano l’assessore Mariarosaria Picariello, l’ex moglie di Squecco, Stefania Nobili, e Michele Pecora. Nel frattempo, Stefania Nobili, ex moglie dell’imprenditore Squecco, è tornata in libertà dopo l’interrogatorio di garanzia di venerdì scorso. La donna, residente a Terni, ha risposto a tutte le domande del Gip e del Pm, chiarendo la sua posizione e dichiarandosi estranea ai fatti. La conferma del ritorno in libertà arriva dall’avvocato Riziero Angeletti: «Sono avvenuti fatti nuovi nei giorni scorsi. Dopo l’interrogatorio reso martedì dinanzi al Gip, il Giudice ha ritenuto opportuno disporre la liberazione dell’avvocato Stefania Nobili, avvenuta nella giornata di venerdì», ha spiegato il difensore. Secondo l’accusa, Alfieri avrebbe chiesto e ottenuto sostegno elettorale da Squecco, in cambio avrebbe dovuto salvare il lido Kennedy. Con l’abbattimento della struttura balneare, danneggiata da un’ondata di maltempo, sono iniziate le minacce di Squecco e un vero e proprio piano per uccidere il sindaco, grazie al sostegno di persone provenienti da Baronissi, noti negli ambienti della malavita.