Capaccio, finalmente stipendi pagati in tempo - Le Cronache Capaccio Paestum
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di Arturo Calabrese

I lettori più attenti lo ricorderanno: per i dipendenti di Capaccio Paestum il 2024 si è chiuso in maniera molto difficile e non certo per l’arresto del loro sindaco, accusato di corruzione e turbata libertà degli incanti a cui si aggiunge la più grava accusa di associazione a delinquere. Qualcuno ne sarà sicuramente rammaricato, ovvio, ma il vulnus della questione è un altro.

Le mensilità d novembre e di dicembre, che per legge devono arrivare al dipendente il 27 del mese e nei giorni precedenti se esso festivo, non sono state liquidate nei giusti tempi. A novembre, nello specifico, un dipendente ha raccontato di non aver ricevuto quanto spettante a distanza di qualche giorno da tale data, creando non pochi problemi alla economia familiare ed in un periodo di crisi complessa sotto vari punti di vista, in particolare quello economico.

Ieri, quasi sorprendendo tutti, gli stipendi sono stati accreditati, con estrema soddisfazione di quei dipendenti che già vedevano arrivare le scadenze mensili con preoccupazione. Una normalità, dunque, che a Capaccio Paestum diventa notizia, soprattutto dopo quanto accaduto nei mesi scorsi.

I precedenti

Come detto, alla fine di novembre gli stipendi per alcuni dipendenti non erano arrivati. Ciò ha messo in difficoltà alcuni di loro tant’è che c’è chi ha scritto all’ispettorato del lavoro. Ma non è tutto. Il 29 di novembre, quindi con due giorni di ritardo rispetto a quanto dovuto, l’amministrazione comunale di Capaccio Paestum ha inviato a questa redazione la richiesta di rettifica della notizia.

«Si fa presente – si leggeva – che gli stipendi sono stati regolarmente pagati stamattina a ogni dipendente dell’Ente. Il ritardo di due giorni registrato nella procedura di accredito è stato dovuto a un mero problema tecnico, tempestivamente risolto dagli uffici competenti».

Non era così, ed infatti altri dipendenti dovevano ancora ricevere il proprio emolumento. Passa un mese e a dicembre si ripresenta la stessa situazione. Non è chiaro se per le stesse motivazioni di dicembre, ma sta di fatto che i soldi non erano stati accreditati al 27 del mese. In quel caso non ci sono state comunicazioni ufficiali da parte dell’amministrazione comunale forse perché occupata a pensare al piano di rientro dal valore di 60 milioni di euro per venti anni. La speranza è che adesso tutti i problemi siano risolti e che gli uffici competenti siano in grado di superarli, qualora dovessero ripresentarsi, ben prima della scadenza.

«So che ci sono state delle comunicazioni all’ispettorato del lavoro – dice un dipendente che non vuole rivelare né l’identità né il sesso e per questo motivo si utilizzerà il maschile – e so che altro non c’è stato. Non possiamo escludere che da Salerno si sia attivato qualche ente o istituto, ma sta di fatto che dopo i difficili mesi scorsi, a gennaio siamo stati pagati regolarmente.

Fa rabbia vedersi impotenti e non vedersi accreditati i propri soldi. Alcuni miei colleghi hanno le rate da pagare e hanno dovuto chiedere soldi in prestito ai familiari. È una vergogna – conclude – e spero davvero che questo supplizio sia finito».

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