di Marco Visconti
La Sam aggiunge al suo statuto servizi di catering e gestione di mense scolastiche, il consigliere di minoranza Vincenzo Calce non è d’accordo di questa estensione dello statuto, bisognerebbe pensare, invece, a erogare servizi per cui la società nasce. Il 15 febbraio, durante il consiglio comunale, presso la pinacoteca beato Tommaso Maria Fusco dell’Auditorium di Pagani, tutti i consiglieri comunali ivi presenti hanno votato favorevolmente l’ampliamento dello statuto. Ci sono stati 19 voti favorevoli e 6 consiglieri assenti: Rita Greco; Tommaso Passamano; Vincenzo Calce; Aldo Cascone; Alessandro De Martino e Mirko Rinaldo. Commenta il sindaco Raffaele Maria de Prisco:
« … C’è la necessità di aggiornare lo Statuto della Sam alla normativa e anche perché l’aspetto più importante è quello che si deve, attraverso questa modifica, di inserire nello Statuto la possibilità di gestione del Centro di raccolta comunale, che non era previsto nel vecchio statuto, poi abbiamo inserito per esigenze anche per il futuro e per delle problematiche in tutte le amministrazioni vissute negli anni, la possibilità eventualmente in house di gestire mense scolastiche e servizi di catering». Calce manifesta la sua perplessità a riguardo degli ulteriori servizi offerti dalla Sam, «sulla questione dell’azienda speciale Sam, la mia perplessità è questa: non si riesce a erogare servizi per cui la società nasce: igiene ambientale, spazzamento, manutenzione del verde, manutenzione della pubblica illuminazione, dunque, piuttosto che allargare l’oggetto sociale a banqueting e catering, non era opportuno concentrarsi per rendere questi servizi quanto più efficienti? La società non ha raggiunto le performance aziendali, come può produrre banqueting e catering?». Continua Calce: «I servizi essenziali sono erogati a società terze, tra l’altro in subappalto, poi scopriamo che il subappalto ce l’ha una consigliere. L’ amministrazione passa questa notizia come una cosa normale, tra l’altro, che viene risolta con un’opzione: mi avete scoperta, sono incompatibile e vado via. Se questa persona non fosse stata consigliere comunale avrebbe ottenuto il subappalto?».
Calce ritorna a commentare lo statuto:
«Qual è questa esigenza di allargare lo statuto? Per organizzare la festa della Madonna delle galline? Ciò passa agli scranni del consiglio comunale come una cosa normale. Questa è una società che allarga l’oggetto sociale, abbiamo dimenticato la nota dell’Anac, a cui non c’è stata risposta, la società, azienda speciale Aspa, non poteva nascere perché non è stato fatto ricorso al libero mercato, senza capire se una società pubblica fosse stata conveniente o meno. Nello statuto della Sam, cito l’articolo 4: “… Previe autorizzazioni acquisite dalle autorità competenti, la raccolta e il trasporto dei rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, compreso l’amianto e gli interventi di pulizia e riqualificazione di aree, anche private, su mandato del Comune”. Inoltre, “… La realizzazione di interventi finalizzati al ripristino delle condizioni ambientali ed igienico sanitarie in luoghi pubblici di proprietà del Comune di Pagani e/o di altri enti che ne facciano richiesta (Consorzio di Bonifica, Provincia, Regione, etc.)”. Ritornando ai due punti citati, al momento si configura un’illecita gestione perché Sam è sprovvista di autorizzazione alla raccolta e trasporto dei rifiuti di manutenzione quali sfalci e potature, queste attività sono previste per la categoria 2 Bis, mentre ad oggi risulta iscritta alla categoria 1C. La Mura e Toscano, con la Pagani Servizi, avevano questa autorizzazione, che si ottiene per trasporto in conto proprio. Una volta soppressa la Pagani servizi e sono passati questi servizi alla Sam, non hanno adeguato questa società a questo tipo di attività, è come se facessimo, per esempio, banqueting e catering senza rispetto sulle normative Haccp».
Conclude Calce: «La dirigenza della Sam ha fatto delle ammissioni: non è stato adeguato il documento di valutazione dei rischi; stiamo provvedendo a fare la formazione. Queste sono gravi inadempienze che sottopongono il lavoratore a gravi rischi».