C. S. Giorgio. Con katana minaccia le persone al cimitero. Il video - Le Cronache Provincia
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C. S. Giorgio. Con katana minaccia le persone al cimitero. Il video

C. S. Giorgio. Con katana minaccia le persone al cimitero. Il video

Lucio Polverino

Erano da poco passate le 7 del mattino di ieri quando davanti al cimitero di Castel San Giorgio si è scatenato il terrore. Un giovane di 32 anni, L.V. di Lanzara di Castel San Giorgio, armato di una katana, una spada giapponese, si è piazzato davanti all’ingresso del cimitero cittadino e ha impedito a chiunque di entrare minacciando di uccidere chi non avesse eseguito il suo ultimatum di andare via. Il giovane gridava frasi sconnesse e tra queste pare che abbia urlato che stava facendo quello per protestare contro il Comune che aveva licenziato la madre che lavorava sugli scuolabus. La madre del ragazzo però non è mai stata dipendente comunale e non ha mai lavorato sugli scuolabus. Quindi non poteva essere stata licenziata. Probabilmente qualcuno avrà convinto il giovane di questa cosa e poi, probabilmente, in preda a sostanze allucinogene, il giovane ha reagito con violenza cercando di farsi giustizia da solo. La storia è stata ripetuta anche all’arrivo dei carabinieri della stazione di Castel San Giorgio della compagnia di Mercato San Severino. I militari hanno tentato di convincere il giovane e hanno cercato di disarmarlo ma lui ha reagito e ha ferito ad una mano un carabiniere. A quel punto i colleghi del militare sono ricorsi ad azioni più decise, hanno bloccato il giovane e hanno chiesto l’intervento di un medico dell’Asl che è arrivato con un’autoambulanza e ha praticato all’aggressore un’iniezione calmante. Solo così sono poi riusciti a portarlo in caserma e a denunciarlo e arrestarlo. I carabinieri hanno poi, per lungo tempo effettuato una perquisizione nell’abitazione e nelle sue pertinenze in località Lanzara. Non si conosce l’esito della perquisizione ma nella zona il giovane era conosciuto per aver fatto uso in passato di sostanze stupefacenti e per accompagnarsi a noti pregiudicati per reati connessi all’uso di droghe. Secondo i residenti di Lanzara e di chi lo conosce, L.V. aveva lavorato per svariati anni come bidello, pare in Toscana, ma negli ultimi mesi era tornato a Castel San Giorgio e non era stato più richiamato al lavoro. Il periodo in cui era stato lontano dal paese pare avesse ripreso una normalità anche di comportamento. Poi negli ultimi tempi l’escalation verso atteggiamenti aggressivi e inspiegabili. Fino alle minacce di venerdì davanti al cimitero e il ferimento del carabiniere. Ora i militari dell’Arma e la magistratura decideranno il suo futuro ma la mattinata di terrore a Castel San Giorgio se la ricorderanno in molti e a lungo. Perfino FdI di Castel San Giorgio, con un post a firma di Gianfranco Lari hanno riportato la notizia segno di come la vicenda ha investito anche le forze politiche del territorio sempre pronte a stigmatizzare eventi significativi.