di Marta Naddei
Il taglio c’è e ben presto si vedrà anche. Riduzione che si abbatterà non solo sui servizi ma anche sul personale: 140 i conducenti che di qui a breve potrebbero essere “di troppo”. Non c’è pace per il settore del trasporto pubblico locale. Dopo mesi di smentite, di rassicurazioni e promesse, le Province di Salerno, Napoli e Avellino, giocano l’ennesimo tiro mancino alle aziende di tpl della regione. Come? Con tre differenti note con cui si fa presente alle diverse aziende di trasporto che lo stanziamento delle risorse per effettuare i servizi per il corso del 2014 sarà privo del computo dell’Iva a carico degli enti locali. Insomma, i servizi saranno decurtati (con decorrenza retroattiva a partire dal mese di gennaio, per i cui corrispettivi sono state già richieste alle aziende le note di credito da parte delle Province per farsi, in sostanza, restituire i soldi dei chilometri di troppo come accaduto nel caso del Cstp) nella misura che varia dal 10% (per i territori di Salerno e Napoli) e del 13% (Avellino) sulla base delle percentuali del mancato stanziamento dei fondi a titolo di Iva. In pratica, alle aziende dei territori salernitano, napoletano ed avellinese, è stato richiesto di rimodulare i propri programmi di esercizio – con una sostanziale e sostanziosa contrazione delle percorrenze – al fine di rientrare nei limiti dello stanziamento delle risorse regionali, dunque senza fare affidamento su quelle aggiuntive che gli enti locali – nel caso di specie le Province – avrebbero dovuto affiancare per evitare ulteriori riduzioni di servizi. A sollevare, per l’ennesima volta, il caso è stato il presidente dell’Anav Campania, Simone Spinosa, che ha scritto una lettera alla Regione Campania ed alle Province in questione per segnalare la gravissima situazione, ma soprattutto per sottolineare le sostanziali incongruenze e le disattese speranze tra i dettami regionali e l’operato delle amministrazioni provinciali. Una nota con la quale il presidente Spinosa chiede una urgente convocazione, alla presenza dei sindacati, affinché si scongiuri l’ennesima batosta sul settore, sui suoi lavoratori e sugli utenti che dovranno contare su servizi ulteriormente ridotti all’osso. «Si confidava che, per la competenza 2014 – scrive il presidente dell’associazione che riunisce numerose ditte private di trasporto pubblico – fino al completamento delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi, fossero mantenuti fermi i livelli 2013 e le risorse stanziate per il loro finanziamento. Ora le Province di Salerno, Napoli e Avellino mettono tutto in discussione». Eppure c’è ancora chi sostiene che il taglio non ci sia e che le risorse saranno trovate: al momento, negli uffici delle varie aziende, ci sono solo richieste di riduzioni e note di credito.