di Brigida Vicinanza
Non sono proprio soddisfatti gli organizzatori dei mercatini di Natale di Buongiorno Italia. Ma nonostante le polemiche la manifestazione è andata avanti, ma registrando tra gli standisti comunque il flop rispetto agli anni scorsi. Tre anni di affidament diretto e poi un bando vinto ma che non ha soddisfatto a pieno gli organizzatori della manifestazione e i vertici della società. Un contenzioso aperto con il Comune di Salerno, per il quale si è dovuti ricorrere al Tar per buona pace degli standisti che partecipavano. “Non so se l’anno prossimo parteciperemo, magari con un’organizzazione diversa e un bando fatto nei tempi possiamo pensarci”. A parlare è Francesco Ferrara, ai vertici di Buongiorno Italia che tira le somme alla fine dell’evento natalizio. “Ancora oggi non abbiamo firmato il contratto con il Comune di Salerno, nonostante abbiamo pagato la Tosap, di circa 17mila euro. Non era un problema di soldi, ma anzi di comunicazione che non c’è stata, nonostante le nostre richieste”. Fare un bilancio alla fine è più semplice e Ferrara ha le idee chiare: “Gli standisti della zona della villa comunale non vorranno più collaborare con noi. E’ vero lì sono stati penalizzati, nonostante le previsioni per quanto riguarda il flusso di gente, in quella zona in particolare gli affari non sono andati a gonfie vele, non c’era proprio quella zona nell’itinerario turistico – ha sottolineato Ferrara – altre zone hanno risposto bene e ci fa piacere. Il lungomare è di certo più visibile, lì non c’è stato alcun tipo di problema per il commercio. Per l’anno prossimo valuteremo. Ma oltre alle zone, c’è una tempistica sbagliata. Molti standisti non ci hanno scelti in quanto dal 6 dicembre non era possibile commercializzare alcune cose e hanno preferito altri mercatini. Ma c’è da dire che al Nord ad esempio i bandi vengano fatti già da marzo o aprile, così riusciamo ad organizzarci meglio”. E proprio sulla tempistica la società è caduta sui mercatini della zona orientale rimasti vuoti: “Avevamo comunque provveduto a mettere delle casette anche lì, ma a 4 giorni dall’inizio della manifestazine è stato impossibile commercializzare l’area. Siamo capitati in una tempesta che non ci aspettavamo e la revoca che è arrivata il 27 dicembre ci ha colti di sorpresa, credevamo che poteva esserci più senso di responsabilità da parte dell’amministrazione in quanto con questa manifestazione ci mangiano centinata di famiglie”. Insomma Francesco Ferrara lascia fare al destino per il prossimo anno, nonostante la delusione e la rabbia per quello che c’è stato non chiude le porte a Salerno per organizzare nuovamente la manifestazione: “Certo, valuteremo meglio la cosa. Ma l’idea dei mercatini è nata con un mio viaggio a Salerno e infatti chiesi subito di sponsorizzare Luci d’Artista con la società e per tre anni consecutivi e 300mila euro di sponsorizzazione siamo stati tranquilli in città senza alcun problema. Mentra quest’anno è successo di tutto, abbiamo fatto tutto in un mese. Sul bando in ogni caso non c’era scritto che vi era una pena di revoca o di esclusione, volevamo adempiere alle richieste ma non sono arrivate le risposte ad esempio per il calcolo delle planimetrie per la Tosap. Con una manifestazione in corso un’azione del genere penalizza tantissimo soprattutto gli operatori che avevano un contratto con noi. Ma non chiederemo danni, lo escludo. Ma ci penseremo bene prima di fare nuovamente domanda l’anno prossimo”, ha concluso Ferrara.